Sound&Vision

Alice @ teatro Comunale, Thiene

Scritto da Francesco Bettin

Poesia in musica, ecco Alice e i suoi Master Songs

Come trovarsi in un tempo magico, privo di fronzoli, aspirante all’assoluto. Era il clima in cui ci si è sentiti catapultati, detto senza alcuna retorica, assistendo a questo concerto di Alice, non più solo omaggio a Franco Battiato, non solo almeno, ma anche ad altri autori della musica italiana, e a tre grandi poeti. Il secondo appuntamento di +Thiene, nell’omonima cittadina in provincia di Vicenza, dopo Maurizio Vandelli, è stato quello con la cantante forlivese e il suo live “Master songs”, due ore di assoluta bellezza per le orecchie.
Con lei sul palco, peraltro, nientemeno che Carlo Guaitoli, grande pianista, direttore d’orchestra, da più di vent’anni collaboratore di Battiato e sempre con lui nei tour. Assieme al maestro hanno diviso il palco Chiara Trentin, al violoncello e Antonello D’Urso, chitarre e programmazioni.
Quattro presenze di grande livello, che hanno saputo creare attraverso i loro strumenti una raffinatissima atmosfera. Che i presenti hanno molto apprezzato, visto i caldi applausi finali. Il concerto, secondo di tre (il prossimo sarà Rick Wakeman il 27 febbraio 2025) è stato organizzato dalla città di Thiene in collaborazione con DuePunti Eventi.
Oltre venti i brani in scaletta, qualcuno della produzione di Alice stessa, gli altri come omaggio appunto a diversi autori nazionali, come Fossati, Juri Camisasca, De Andrè, De Gregori, Guccini, Mario Di Martino. Prima canzone in programma, “Gli ultimi fuochi”, tratta dall’album “Charade”, alla quale hanno seguito subito cover importanti di altri autori.
Alice ha introdotto i brani il giusto, infondendo quel tocco d’aspirazione mistica e intellettuale di grande rigore, affrontando i temi che ci riguardano, come umani: la terra, la guerra sempre onnipresente in più parti, la sofferenza, l’assoluto. Passando dall’asta microfonale alle tastiere, con una gran voce, cosa ormai in questi tempi non più scontata, anzi. Ed è stata una carrellata di brani preziosa, anche non conosciutissimi, con un disegno video raffinato che è andato dalle pietre d’inciampo a ritratti di grandi artisti, tra cui non poteva certo mancare Battiato, che restava comunque un po’ il filo conduttore, un’assenza presente sempre di enorme rilievo comunque sia. Tra le sue poche battute al pubblico, che hanno giustamente lasciato spazio alle note musicali, “forse non si è capito da qualche parte che la vittima può diventare il carnefice”, all’insegna di un pensiero critico verso i conflitti, e meno male che questo lo si ricorda spesso nei concerti.
Una presenza carismatica forte e algida, Alice, che ha ammonito anche chi stava scattando una foto col cellulare, e che tra i suoi ricordi ha fatto affiorire “periodi in cui la mia dimensione onirica era notevole”, quasi a voler ricordare che siamo di più, molto di più di quello che sembriamo, solo che bisogna lavorarci su, guardarci tutti dentro, meglio. Alcune canzoni sono state, e sono, di una bellezza struggente e hanno lasciato un po’ il segno come “Lindbergh”, ad esempio, rafforzando la potenza sognatrice già in atto, o i tre momenti di poesia in musica, dove ancora una volta Pasolini ha fatto la parte del leone, facendo sentire attraverso la voce di Alice cosa è stato capace a scrivere. Due ore di bellezza, si diceva, e anche riconciliazione con la musica.
Pubblico in visibilio fino alla fine, e attentissimo dal primo all’ultimo minuto delle esecuzioni. Con la certezza di aver avuto sul palco del Comunale di Thiene una grande interprete, dei grandi musicisti e un ingegnere del suono, Pino “Pinaxa” Pischetola, raggiunto da molti complimenti (chi lo conosce sa il suo valore) per il perfetto lavoro sonoro fatto, un’originalità quella dei complimenti a un tecnico, che non si vede poi così spesso nei live. Ci piace segnalare inoltre che di Alice è in libreria la sua autobiografia scritta con Francesco Messina, “L’unica via d’uscita è dentro” (Rizzoli Lizard), dove l’Alice pensier, e il suo cammino fino a oggi sono ottimamente espressi.

Si ringrazia l’Ufficio Cultura del Comune di Thiene (Vicenza) per la collaborazione

ALICE  Master Songs“ ,  Thiene (Vicenza) , teatro Comunale, 30 novembre 2024    rassegna +Thiene

con Alice, voce e tastiere, Carlo Guaitoli, pianoforte, tastiere, Antonello D’Urso, chitarre e programmazioni, Chiara Trentin, violoncello acustico ed elettrico 

Ingegnere del suono Pino “Pinaxa” Pischetola

Produzione tour IMARTS https://internationalmusic.it/ 

Website: https://www.alice-officialwebsite.com/ 

Facebook: www.facebook.it/Alice (Carla Bissi) 

YouTube: www.youtube.com/AliceCarlaBissi 

Instagram: www.instagram.com/alicecarlabissi 

Thiene (VI), teatro Comunale – visto il 30.11.2024

Scaletta:

Gli ultimi fuochi

Un blasfemo

La canzone dell’amore perduto

1943

Auschtwitz

Prospettiva Nevskij

Dammi la mano amore

Il contatto

Almeno pensami

Lindbergh

Inniò (poesia di Pierluigi Cappello)

Anin a gris (poesia di Maria Di Gleria)

La recessione (poesia di Pier Paolo Pasolini)

Non insegnate a i bambini

Atlantide

Veleni

Nomadi

I treni di Tozeur

Il vento caldo dell’estate

Una notte speciale

E ti vengo a cercare

Il sole nella pioggia

BIS:

Per Elisa

Chanson egocentrique

Foto di copertina: Cristina Paesani

About the author

Francesco Bettin

Francesco Bettin nasce a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1962. Articolista dal 1980, comincia scrivendo e collaborando con quotidiani e riviste locali, formandosi in seguito prevalentemente su critica teatrale, esercitando anche quella cinematografica, qualche volta. Successivamente inizia a scrivere, sempre per diverse testate, anche online, di musica, facendo recensioni. Numerosissime sono le sue interviste pubblicate, da Monica Guerritore a Alessandro Haber, da Cristiano De Andrè a Laura Morante, Claudia Gerini ecc. Anche sul suo sito, olimpiainscena.it , scrive e pubblica, divulgando anche con mailing list, numerosi articoli, recensioni e interviste sia di teatro che di musica, assieme a un gruppo di fidati collaboratori. Pur avendo i requisiti non ha mai voluto diventare giornalista pubblicista.

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