È partito il 7 settembre dal tetto del Casilino Sky Park, Roma Est su una terrazza , il festival dedicato alla canzone d’autore: SenzaFiltro. Nato dall’incontro tra L’Asino Che Vola, noto locale di Roma, come si amano definire: Risto-Cultural-Live, e il Casilino Sky Park. Un palco che sceglie di rinunciare agli artifici per mettere al centro parole, musica e autenticità. L’esordio ha visto protagonisti Riccardo Sinigallia, Emilio Stella e Leopardvjolet, in una serata che ha tracciato la rotta del festival: ascolto, intensità e condivisione.
Gli altri appuntamenti hanno visto come protagonisti: Domenica 28 settembre: Gnut – D’Alessandro – Flo – Emanuele Colandrea, cui segue il report fotografico, e Giovedì 2 ottobre: Francesco Di Bella – John Qualcosa – Gabriele Esposito.
Ad aprire la seconda serata del 28 Settembre, sul palco è salito Gnut con D’Alessandro, i due artisti hanno riscoperto il repertorio della canzone napoletana attraverso il loro punto di vista e il dialogo in maniera originale e inimitabili. Un concerto per voce, organetto preparato, elettroniche e chitarre che vuole essere un ponte tra la tradizione partenopea e il linguaggio moderno.
La seconda artista è stata Flo: cantautrice, autrice e attrice di teatro, è un’ imprevedibile entertainer e una raffinata cantastorie. Un’artista che seduce grazie ad una vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Instancabile ricercatrice musicale, viaggia alla continua ricerca di storie, tradizioni e contaminazioni. Le sue performance sono ritmo, racconto, ritualità: un affascinante equilibrio tra l’estasi, la malinconia e la teatralità tipiche del Sud Italia.
Ultimo, ma non ultimo ad esibirsi è stato Emanuele Colandrea: vincitore della XXVII edizione di Musicultura con il brano Erika, è un cantautore della provincia di Latina. Inizia la sua carriera collaborando come arrangiatore e musicista con il cantautore gaLoni. L’avvertimento che Emanuele Colandrea ci tiene a fare: « Credo nel vizio di protestare, nella volontà di mettersi in gioco e di mettersi in salvo. Ci tiene a terminare la serata prima della Mezzanotte, in modo tale che nessuno possa perdere scarpette o macchine trasformate in zucche.
Una serata intensa e partecipata dal pubblico, nonostante il freddo che ha fatto da cornice.
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