(segue dalla puntata precedente)
Nella scorsa edizione di Quatsch abbiamo sarcasticamente celebrato la rinascita sostenibile che un’élite di intellettuali sta generosamente celebrando e realizzando per noi.
Il rischio tuttavia è che la luce sprigionata da questi sacerdoti del nuovo mondo illumini loro e la ristretta cerchia di seguaci, lasciando nelle tenebre l’altra metà del cielo. Che invece se ne infischia del dogma della sostenibilità, mostrando persino insofferenza verso la sua “avvincente” narrazione.
Udite udite: questa insofferenza può diventare contagiosa. Purtroppo per i nostri sacerdoti, quel mondo di pervicaci e disprezzati inquinatori (il cui lavoro peraltro traina il Pil del paese) non ha il tempo di varcare le soglie di un hotel di lusso per farsi narrare le meraviglie dell‘’economia circolare” per poi fermarsi a bere una flûte di prosecco facendo networking con gli altri “illuminati”, non può permettersi la macchina elettrica sia perché non ha i soldi per acquistarla sia perché la usa per lavoro e non può attendere mezz’ora per la ricarica della batteria. Queste persone, le cui tasse pagano molti inutili eventi e tavole rotonde (molto efficaci anche per spendere un po’ di soldi del PNRR) inquina meno dei santoni della sostenibilità sempre in giro (spesso anche sui famigerati aeroplani) a tenere inutili conferenze o a organizzare il green washing delle multinazionali sull’altare della nuova, inevitabile, narrazione.
Meditate gente, meditate…
Paura della luce…sul prossimo
Il rischio tuttavia è che la luce sprigionata da questi sacerdoti del nuovo mondo illumini loro e la ristretta cerchia di seguaci, lasciando nelle tenebre l’altra metà del cielo