Siamo in una striscia di terra larga 7 km che arriva fino al mare, nel territorio devastato di Gaza, è il corridoio di Netzarim che taglia in due Gaza creato dal governo israeliano.
Qui vi è una linea immaginaria che si estende fin dove l’occhio del cecchino può vedere. Una linea che chi la oltrepassa viene ucciso e dichiarato terrorista chiamata ormai “la linea dei cadaveri”.
E’ una spirale di violenza incontrollata da parte dell’esercito israeliano quella raccontata con coraggio dal quotidiano israeliano Haarez e sanzionato per questo dal suo stesso governo.
Il quotidiano ha intervistato numerosi soldati e comandanti tornati in Israele da Gaza. Ha quindi colto testimonianze di atroci atti brutali compiuti con il beneplacito delle alte sfere di comando israeliane che su Gaza hanno dato carta bianca nelle azioni contro i Palestinesi.
Uomini donne vecchi bambini, chiunque attraversa “la linea dei cadaveri “viene buttato giù come un birillo e ucciso.
“Dopo essere stati colpiti i corpi non vengono raccolti, attirano branchi di cani che vengono a mangiarseli. A Gaza la gente sa che ovunque si vedano questi cani lì non si deve andare.” riferisce un comandante al quotidiano.
La guerra, il terrore, le armi, ci avvicinano sempre di più al buio. Una spirale di violenza che si avvita su se stessa, ogni morte ci rende più paurosi e la luce si affievolisce impedendoci di vedere l’altro.
La linea dei cadaveri
Uomini donne vecchi bambini, chiunque attraversa “la linea dei cadaveri “viene buttato giù come un birillo e ucciso