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Omaggio a Brian Jones – La morte misteriosa

Buonanotte principe triste, sogni d’oro. We love you. Un omaggio a Brian Jones morto il 3 luglio 1969.

Sesta e ultima puntata

Come l’ufficio di Londra, che ora sembra molto più attento agli esborsi, Brian ha cambiato atteggiamento nei confronti di Thorogood. Il capocantiere è diventato troppo sfacciato e ingiustificabile. Secondo quanto testimoniato dal giardiniere, anziché aggiustare sfascia tutto e lui e i suoi uomini sono ubriachi già a mezzogiorno. La mattina del due giugno, sono intenti a risistemare una trave che si era staccata dal soffitto, incidente esemplare del cattivo lavoro svolto. Brian è arrabbiatissimo e gli dice che non sborserà più un centesimo.
Quando la governante, Mrs. Hattell, sta per andar via, Brian le comunica che quella sera ci saranno molti ospiti per una festa. La donna nota che Brian fa fatica a parlare e pensa all’asma di cui soffre e che gli dà problemi a respirare.
Quella sera, invece, sembra che a quella festa intorno alla piscina della villa, siano solo in quattro: Brian, Thorogood, la svedese Anna Wohlin (la ragazza di Brian che dal 17 di giugno si era trasferita lì) e Janet Lawson, un’infermiera amica di Thorogood (si scoprirà in seguito che non era l’amica di Thorogood ma aveva una relazione con Tom Keylock). Ad un certo punto, tutti sembrano rientrare in casa per un motivo o per l’altro (la Lawson perché è stanca, la Wohlin viene chiamata al telefono, Thorogood cerca un asciugamano), lasciando Brian da solo in piscina. Quando la Lawson ritorna, vede il corpo di Brian sul fondo e grida aiuto per far accorrere gli altri. Lo tirano fuori dall’acqua, la Lawson torna in casa per chiamare i soccorsi, con qualche difficoltà perché sembra che la cornetta di uno dei telefoni della casa sia stata lasciata staccata, poi ritorna e aiuta a rianimare Brian praticando il massaggio cardiaco, mentre la Wohlin gli fa la respirazione bocca a bocca. La Wohlin sente ad un tratto che Brian le stringe la mano, ma quando arrivano i soccorsi, i medici lo dichiarano morto.
Le cose non tornano.
Quando arrivano i poliziotti, raccolgono le testimonianze di tutti i presenti, le quali divergono su diversi punti. Viene ascoltato senza un apparente motivo anche Tom Keylock, che al momento dell’accaduto non era presente. L’annegamento accidentale sembra poco credibile, perché Brian era un ottimo nuotatore. Tutti lo avevano visto durante la tournée in Australia nuotare a largo, persino tra forti correnti. I poliziotti non rinvengono nemmeno l’inalatore di Brian, eppure lui era solito tenerne addirittura quattro agli angoli della piscina, per essere sicuro di raggiungerne facilmente uno in caso di bisogno. Solo il giorno dopo il detective Evans dirà di averlo trovato e consegnato all’ufficio stampa dei Rolling Stones.
L’autopsia non rileva sul corpo né lividi né segni di colluttazione, mentre è presente un ristagno di sangue dovuto alla mancanza di circolazione. Non ci sono tracce di un attacco d’asma, ma c’è un inizio di pleurite e il fegato ed il cuore appaiono ingrossati. Nel sangue c’è una concentrazione di alcol pari allo 0,14% che però in un soggetto abituato a bere non causa certo gli stessi effetti che in un astemio. Forse a causa delle pillole che gli erano state prescritte per perdere peso, nelle urine ci sono tracce di una sostanza a base di anfetamina, ma questo vuol dire che ha aveva già smesso di essere attiva nel sangue e stava per essere eliminata. Insomma, anche se non si trova una plausibile causa di morte l’indagine viene chiusa molto in fretta.
È stano come tutto sia stato sbrigato così velocemente. L’autopsia viene fatta entro poche ore dal decesso, prassi non comune perché solitamente si aspetta il tempo necessario affinché si evidenzino i segni di una violenza che il decesso rallenta. Si potrebbe pensare che i poliziotti di campagna si sentissero sotto pressione per aver a che fare con la morte di una rock star e volessero dare prova di efficienza. Oppure che il dipartimento non avesse voglia di spendere i soldi dei contribuenti per lunghe indagini su un soggetto considerato poco gradito. Per un po’ i sospetti si stringono su Thorogood perché secondo le testimonianze delle due donne è l’unico che sembra essere rimasto da solo in piscina con Brian per una decina di minuti. Nella tasca del suo soprabito vengono rinvenute delle pillole scure, anfetamine, che lui dice essere di Brian e di avergliele solo tenute (gli Stones erano stati condannati per molto meno). Il fatto che si attiene fedelmente alla versione raccontata la prima volta, la mancanza di prove indiziarie e di una denuncia formale, la confusione e le incongruenze nelle altre testimonianze e i risultati dell’autopsia non lo rendono incriminabile. Non desta sospetti nemmeno l’agitazione palese del giardiniere che dalla mattina presto fino al pomeriggio del 3 luglio, accende un falò in giardino per bruciare, su ordine di Tom Keylock, tutti gli effetti personali di Brian Jones. Una montagna di vestiti, strumenti, libri e anche una Bibbia rilegata in cuoio che Brian teneva in camera da letto e che Thorogood getta nel fuoco. Michael aspetta che l’uomo si allontani, poi la recupera e la nasconde. Contemporaneamente, gli operai di Thorogood sono al lavoro. Hanno ricevuto ordine dal loro capo di svuotare la villa e di caricare mobili antichi, oggetti preziosi, strumenti e apparecchiature di registrazione sul camion della ditta, con la scusa di consegnare tutto ai genitori di Brian, che invece non riceveranno mai nulla. Quando i poliziotti ritornano nel primo pomeriggio, è già sparito quasi tutto, tanto che questi decidono di porre i sigilli alla casa e di non fare entrare più nessuno.
Un falò e un camion col cassone si stanno portando via tutto quello che resta della vita di Brian Jones.

Solo, anche dopo la fine
Janet Lawson da quel momento in poi sparisce nel nulla, tanto che nei primi anni del 2000 viene data per morta, alla Wohlin viene fatto firmare un accordo secondo il quale la donna si impegna a non fare parola né sui fatti accaduti a Cotchford Farm né su Brian Jones, senza che le sue dichiarazioni vengano esaminate dall’ufficio legale degli Stones e viene messa su un aereo per la Svezia. Nel ‘94 Keylock mette in giro la menzogna che si sia suicidata. I Rolling Stones danno un frettoloso addio al loro fondatore il 5 luglio in occasione di un grande concerto gratuito ad Hyde Park, organizzato dalla band per presentare al pubblico il nuovo chitarrista, Mick Taylor.
Ai funerali di Brian che si tengono a Cheltenham il 10 luglio, non ci sono né Mick né Marianne, partiti per l’Australia per le riprese di Ned Kelly, né Keith né Anita. Coloro che portano a spalla la bara non sono parenti o amici ma gli impiegati della ditta di pompe funebri. Brian indossa una giacca turchese una camicia bianca e una cravatta nera e gli sono stati decolorati i capelli. A pensar bene, forse per dargli un ultimo tocco glamour, a pensar male, forse per nascondere qualcosa che l’analisi dei capelli poteva rivelare. Anche la profondità della buca, tre metri e mezzo, il doppio della norma, era forse un mezzo per scoraggiare la riesumazione della salma?

 

Un ultimo colpo di teatro avviene molti anni dopo, grazie al fosco Tom Keylock che alla fine del ‘93, si reca in un noto studio di avvocati di Londra per rilasciare una dichiarazione giurata. Secondo Keylock, la sera del 6 novembre sarebbe stato chiamato al capezzale di Frank Thorogood che gli avrebbe confessato in punto di morte di essere stato lui a tenere sott’acqua Brian Jones e a ucciderlo a seguito di un litigio e che a Cotchford Farm quella sera c’erano molte più persone (compresi i suoi operai) di quanto dichiarato dai testimoni. La famiglia di Thorogood però nega la presenza di qualcuno al capezzale di Frank, che era ammalato da tempo ma deceduto improvvisamente. Alcuni dei documenti investigativi sulla morte di Brian Jones rimangono a tutt’oggi secretati perché riguardano la vita intima e sessuale di persone ancora in vita e alcuni di essi sono addirittura spariti. Insomma, la verità forse non la sapremo mai.

Per sempre giovane
Il karma è una forza inesorabile. Come scrive Mandy Aftel alla fine del suo libro, tutti i protagonisti di questa vicenda hanno passato i loro guai. I problemi di Keith Richards con la droga sono noti a tutti. Anita Pallemberg ha perso un figlio che aveva solo due mesi, è stata lasciata da Keith per una donna più giovane e nel ‘79 è stata coinvolta nel suicidio di un ragazzo di 17 anni che si è sparato in testa nel suo letto. La sua bellezza è sfiorita e in alcune foto è davvero irriconoscibile.
Linda Lawrence ha cresciuto Julian e ha avuto un matrimonio felice con Donovan dal quale ha avuto altri figli.
Il mito di Brian Jones non è mai tramontato. Ancora oggi, vecchi e nuovi fan cercano risposte sulla sua morte e le ragazzine scrivono blog su di lui e pubblicano le sue belle foto. È tantissima la quantità di materiale che si trova sul web (video, interviste) e sulle bacheche di Pinterest dedicate a lui, dalle quali ho saccheggiato a piene mani per trovare le foto che ho aggiunto qui.
Brian non è invecchiato mai. La sua immagine è rimasta, e sempre lo sarà, quella di un ragazzo bellissimo, modernissimo, pieno di talento, che ci ha lasciato la sua musica intramontabile, e con il quale la vita è stata generosa e ostile insieme.
Buonanotte principe triste, sogni d’oro.
We love you.

 

Foto di copertina di Andy Dolman

Discografia dei Rolling Stones fino al 1969

The Rolling Stones
Pubblicato: 16 aprile, 1964
Etichetta: Decca Records

12 x 5
Pubblicato: 17 ottobre, 1964
Etichetta: London Records

The Rolling Stones No.2
Pubblicato: 15 gennaio, 1965
Etichetta: Decca Records

The Rolling Stones, Now!
Pubblicato: 13 febbraio, 1965
Etichetta: London Records

Out of Our Heads
Pubblicato: 24 settembre, 1965
Etichetta: Decca Records

December’s Children (And Everybody’s)
Pubblicato: 4 dicembre, 1965
Etichetta: London Records

Aftermath
Pubblicato: 15 aprile, 1966
Etichetta: Decca Records

Between the Buttons
Pubblicato: 20 gennaio, 1967
Etichetta: Decca Records

Flowers
Pubblicato: 26 giugno, 1967
Etichetta: London Records

Their Satanic Majesties Request
Pubblicato: 8 dicembre, 1967
Etichetta: Decca Records

Beggars Banquet
Pubblicato: 6 dicembre, 1968
Etichetta: Decca Records

Let it Bleed
Pubblicato: 5 dicembre, 1969
Etichetta: Decca Records

About the author

L'Eremita Osservatore

Mi definisco Eremita osservatore per l'ammirazione per Leopardi e la sua straordinaria lucidità. Eremita perchè già prima della pandemia ho inaugurato una fase molto ritirata della mia esistenza, osservatore perché guardando gli altri esseri (dis)umani non mi riconosco più nei loro gusti, comportamenti e divertimenti e li considero al pari di una specie diversa dalla mia, con la stessa curiosità e attenzione di un entomologo.

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