Interviste

Malarima

Sono molt* quelli che devono combattere tutti i giorni per affermare il proprio diritto ad una vita dignitosa, come ad esempio lavoratori precari, sfruttati o disoccupati, migranti, donne, omosessuali…

Ciao Alberto, Max, Maurizio, Andrea e Maria, di seguito qualche domanda per un’intervista scritta al Magazine SOund36.
Grazie per il vostro tempo.
Ciao Annalisa, grazie a te per l’intervista

 Potreste raccontare ai lettori di Sound come è nato il vostro gruppo e da cosa deriva la scelta del nome “Malarima”?
I MALARIMA nascono alla fine del 2016. Inizialmente eravamo io, Max e Riccardo Scianca alla batteria, tre quarti dei VIDIA, rock band fiorentina sulla scena nella prima metà degli anni 90 in cui militava alla voce e chitarra Enrico Greppi (Erriquez/Bandabardò). In seguito, si è unito Maurizio alla chitarra. Questo era il primo nucleo dei MALARIMA. Con questa formazione abbiamo registrato prima un EP, “Credere a tutto”, e poi il disco del 2020 “In equilibrio”.
Il nome MALARIMA venne fuori dopo vari tentativi che non ci convincevano. Alla fine provammo a combinare i nostri nomi e ottenemmo MA (Max), LA (Alberto), RI (Riccardo) e MA (Maurizio). La cosa che ci colpì fu che il nome rifletteva anche una caratteristica dei nostri testi che non hanno rime. Così decidemmo che MALARIMA andava bene.

 Parliamo del nuovo disco: come è stato composto?
Pesci Combattenti è il risultato di una reazione ad un periodo davvero nero. Oltre al periodo della pandemia, nel 2021 Riccardo, con cui avevamo condiviso una vita, scompare a causa di una breve e terribile malattia. Dopo un anno molto difficile, proviamo a rimettere insieme i pezzi e decidiamo di continuare con una nuova formazione e, alla fine, si aggiungono Andrea alla batteria e Maria alla tromba e ai cori.
La scrittura delle canzoni, composte tra il 2021 ed il 2023, risente della voglia di rimettere fuori la testa senza dimenticare chi non c’è più ….. e così i testi che scrivo parlano della difficolta di adattarsi ad un mondo sempre più lontano da quello che avevamo sognato e per il quale avevamo lottato, della necessità di dare valore alle nostre vite, della fatica e la gioia di un amore importante, del tempo che lascia i segni del suo passaggio. Nel 2023 lavoriamo sui pezzi con l’aiuto di Marco Lega, che ha coprodotto e lavorato al missaggio del disco, e dei due nuovi membri del gruppo, Andrea e Maria, che portano nuovi spunti dentro i MALARIMA. Poi, in autunno abbiamo iniziato a registrare nella nostra sala prove a Bibbiena (AR). L’aver registrato in autonomia invece che in uno studio si è rivelata un buona scelta che sostanzialmente ci ha permesso di lavorare con i nostri ritmi (…. lenti ((-: ) senza perdere troppo in qualità sonora.
Siamo molto soddisfatti del risultato, anche perché ci sono un sacco di riferimenti alla musica con cui siamo cresciuti. Infatti nei pezzi si sente il rock anni 80/90 (Rise & Shine, Come Gagarin, Occhi blu) e qualche incursione nei ‘70 (Democrazia chimica), oltre a ballate più morbide e avvolgenti (Pesci Combattenti, Redford, Non so Aspettare). E’ un disco pieno di rock’n’roll!

 Chi sono i “Pesci combattenti” oggi?
Abbiamo dovuto superare un grande “vuoto”. Riuscire a rimettere insieme i pezzi e rimettersi al lavoro non è stato facile. Pensavamo che la metafora dei “Pesci combattenti” si adattasse bene alla nostra situazione. Ma in fondo sono molt* quelli che devono combattere tutti i giorni per affermare il proprio diritto ad una vita dignitosa, come ad esempio lavoratori precari, sfruttati o disoccupati, migranti, donne, omosessuali…. e la lista potrebbe continuare a lungo. E direi che l’attuale situazione politica in Italia, con la destra al governo, non contribuisca a migliorare la situazione riguardo ai diritti. Qui potremmo andare a finire lontano …. meglio continuare a parlare del disco.

 Tra l’essere “in equilibrio” e “combattere” voi da che parte state?
Beh, credo che siano due facce di una stessa medaglia. L’equilibrio che cerchiamo, e che ere stato il tema del disco precedente (che si intitolava proprio “In equilibrio”), non te lo regala nessuno. Far coesistere i sogni e le speranze che ognuno di noi si porta dentro e la realtà che viviamo tutti i giorni non è facile. Per trovare la propria stabilità, bisogna essere disposti a mettersi in gioco senza maschere e senza scuse. Questo è quello che intendiamo per combattere e di cui parlano le nostre canzoni.

 

 

 

About the author

Annalisa Michelangeli

Mi chiamo Annalisa Michelangeli, nata a San Severino Marche nel 1982, ma cresciuta in un piccolo paese tra Marche e Umbria, sui Monti Sibillini. Vivo a Macerata. Amo la musica e ogni altra forma d’arte da sempre. Scrivo poesie e di recente ho pubblicato un saggio autobiografico su un mio personale percorso legato alla gestione della fibromialgia. Ho una formazione linguistica e letteraria, possiedo attestati per insegnare yoga per bambini e quello di assistente all’infanzia. Attualmente svolgo attività di docenza d’italiano per stranieri che è il mio ambito di specializzazione e mi appassiona molto. Da molti anni seguo concerti in tutta Italia, in passato con una frequenza maggiore essendo allora più libera da impegni lavorativi e famigliari: sono anche mamma di una bambina di otto anni. Nel 2007/2008 ho frequentato un corso di giornalismo musicale legato a una rivista che si occupava sia di jazz, che di rock. Ascolto soprattutto indie rock inglese e italiano, ma anche cantautori del passato, musica francese, sono curiosa di scoprire gruppi emergenti e nuove sperimentazioni nel panorama musicale.

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