Siamo sempre alle solite con SOund36, la musica chiama le storie e le storie chiamano la musica e così via all’infinito. Jarred The Caveman stanno uscendo proprio nei prossimi giorni sul mercato discografico con il loro primo lavoro sulla lunga distanza chiamato I’m Good If Yer Good.
Le 11 canzoni pubblicate per la Stop Records sono state missate e post prodotte da Antonio Gramentieri. Il disco nasce da un miscuglio di ispirazioni, esperienze provenienti da diversi, lontani ma alla fine così vicini Paesi. La distanza è solo un’illusione, infatti quando Alejandro lascia l’Argentina per l’Italia, incontra Luca il quale contatta Matteo… per scrivere nuove storie che partono dal folk USA per arrivare non sappiamo dove. Così per la forte passione e per la grande necessità di esprimersi nascono i Jarred The Caveman e con loro nel 2013 un primo EP Back Into the Sinkin’ Ship, registrato nel loro personale studio.
La band è in continuo mutamento e questo loro primo cd lo dimostra, il folk americano è solo il primo paragrafo di un lungo racconto, Alejandro ama scrivere di vita, di storie e per farlo sceglie la forma poetica che si sposa benissimo con le note di I’m Good If Yer Good. Si passa da momenti cupi, scuri, quasi apocalittici per poi arrivare ad ampi spiragli di luce e poi ballate allegre e disperate. I fiati sono magistralmente utilizzati per arricchire lo scenario disegnato da chitarre acustiche e banjo, mentre la bella e onesta voce di Alejandro guida le danze.
I’m Good If Yer Good è un disco che sprizza sincerità e amore per la musica, non si pone certamente limiti e orizzonti, muta in continuazione tra ritmi, sapori, atmosfere di diverso stile e gusto
Jarred The Caveman – I’m Good If Yer Good
il folk americano è solo il primo paragrafo di un lungo racconto