Sound&Vision

Cèline McLorin Salvant @ Teatro Ebe Stignani (Crossroads 2025)

“I suoi testi raccontano favole immerse in una dimensione diversa”

A meno di un anno di distanza torna in Emilia Romagna, per Crossroads 2025, Cèline McLorin Salvant e il suo meraviglioso trio, già recensito su SOund36. Questa volta la troviamo in un teatro più raccolto, in una dimensione dove la sua bravura viene esaltata dalla vicinanza del pubblico al palco, dove la sua delicatezza sonora e vocale può penetrare in maniera diretta al cuore.
Anche questa sera si è riconfermata come una delle voci internazionali più grandi del jazz, dopo le tre divine: Billie/Ella/Sarah, un complimento ormai riconosciuto ovunque nel mondo.
Non c’è differenza tra il concerto del 2024, perché Cèline si presenta al pubblico sempre sorridente e colorata, tuniche che sono vere tele dipinte che rispecchiano l’unione delle lingue universali. Cèline all’inizio delle sue esibizioni dal vivo parte sempre dal fianco del pianoforte a coda di Glenn Zaleski, attento maestro dell’arte della tastiera, una sorta di riflessione e contemplazione verso l’immensità della musica. Ogni inizio di un brano, è una preghiera perché tutto vada bene confrontandosi anche a parole, con il pubblico.
Il silenzio si ascolta insieme con lei, il silenzio è una nota lunga che accompagna lo scambio visivo e attento dei presenti in sala. La forza magnetica con il suo trio si percepisce subito fin dall’ingresso sul palco, non è solo un gruppo collaudato e ben saldo, bensì una famiglia, sì, lasciatemelo dire!
Questa è la vera forza della musica!

Discografia:

Cécile & the Jean-François Bonnel Paris Quintet (2010)

Woman Child (2013)

For One to Love (2015)

Dreams and Daggers (2017)

The Window (2018)

Ghost Song (2022)

Mélusine (2023)

 

Teatro Ebe Stignani (Imola) 11 3 2025

Céline McLorin Salvant voce

Glenn Zeleski pianoforte

Yasushi Nakamura contrabbasso

Kyle Poole batteria

 

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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