Torna l’importante rassegna Bologna Jazz Festival con una super star nel cartellone: Pat Metheny, inossidabile leggenda, con i suoi settant’anni da poco compiuti ed il suo stile inconfondibile. Poi Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e la “all star band” McCoy Legends, un omaggio al celebre pianista McCoy Tyner. Questi i principali nomi, ma tante sono le iniziative, i concerti, le jam, i corsi. Il progetto comunicativo del BJF si avvale dell’apporto dell’artista argentino molto attivo a Bologna dalla fine degli anni Settanta, José Muñoz, che ha curato locandine e materiale promozionale. Le opere di Muñoz saranno inoltre esposte nelle bacheche storiche di CHEAP on Board e sull’Autobus del Jazz.
Da non perdere
Ad aprire i battenti del BJF, la cantante Cécile McLorin Salvant, il 28 ottobre al Teatro Duse. Un concerto che si preannuncia ricco di contaminazioni tradizionali afroamericane.
Il pomeriggio del 3 novembre si apre scoppiettante, con il trio del contrabbassista Christian McBride alle 14.30 al Bravo Caffè, accompagnato al piano da Benny Green e da Greg Hutchinson alla batteria.
La serata poi si conclude con l’importante concerto solo di Pat Metheny. Il chitarrista statunitense porta in tour il suo ultimo lavoro, e delizierà certamente i palati più fini, dando sfoggio delle sue tante chitarre, creando le atmosfere che conosciamo, e magari tuffandosi in qualche vecchio successo. Un concerto, per noi, imperdibile al Teatro Auditorium Manzoni.
L’8 novembre al Teatro Celebrazioni arriva l’etiope Mulatu Astatke, che mescola radici africane alla musica latina, creando un jazz ricco di esotismo.
Il 13 novembre la All Stars McCoy Legends offre tributo al grande pianista McCoy Tyner, all’Unipol Auditorium. Questo ensamble è nato per volere del suo storico bassista Avery Sharpe che con attenziona filologica farà rivivere i più grandi successi di Tyner.
Ma nomi altrettanto premiati ed amati, italiani e stranieri, si avvicenderanno in questo mese di festival, da Uri Caine, a Roberto Gatto a Max Ionata, da Aaron Parks, a Flavio Boltro, a Fabrizio Bosso.
La città si accende, dentro e fuori
Questa kermesse accende sempre più luoghi della bella Bologna, dal MAST Auditorium, che ospita il quartetto del sassofonista Donald Harrison, al Teatro Auditorium Manzoni dove si tiene il concerto pucciniano del quartetto del sassofonista Odorici e della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Si allarga alla città metropolitana e alle province di Ferrara e Forlì, come dimostra il concerto di Giovanni Guidi con Raffaele Casarano, il 7 novembre al Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore.
I club della città sono l’anima del festival da sempre. Alcuni nomi da ricordare: la Cantina Bentivoglio, sede di sei concerti, quello del pianista Federico Squassabia (il 25), della pianista Francesca Tandoi con ospite Max Ionata (il 27), i Blue Moka con Fabrizio Bosso (il 31), il chitarrista romano Francesco Zampini con Aaron Parks (5 novembre), del trombettista norvegese Arne Hiort con il quartetto di Marcello Molinari (il 9), il settetto Underdog’s Tales (17 novembre).
Poi citiamo ancora: il Camera Jazz & Music Club, il Bravo Caffè, il Locomotiv Club, il Binario69 (cfr. il programma dettagliato in fondo).
Come anticipato, l’edizione di quest’anno offre concerti oltre provincia.
A Ferrara al Torrione Jazz Club, con il concerto del quartetto del violoncellista Erik Friedlander con il pianista Usa Uri Caine (il 26 ottobre), il trio di Pablo Held con Nelson Veras (il 31), i quartetti del contrabbassista Or Bareket (l’1 novembre) e di Donald Harrison (il 9), il trio di Jonathan Kreisberg (il 2) e la Tower Jazz Composers Orchestra (il 10), la cantante argentina Sofia Rei con il bassista peruviano Jorge Roeder (il 16).
Poi, Jazz a Forlì è promosso dal BJF e organizzato dall’Associazione Culturale “dai de jazz”, dal 31 ottobre al 10 novembre (cfr. programma a parte).
Approfondimenti e nuove opportunità
Sarà assegnato il premio “Massimo Mutti”, dedicato al fondatore del festival bolognese, consistente in due borse di studio per Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz e del Berklee College of Music in collaborazione con Umbria Jazz.
L’omonimo workshop per gli studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale sarà tenuto dal sassofonista argentino Javier Girotto (21 al 23 ottobre) che presenzierà al lancio del libro di Andrea Polinelli e Stefano Zenni Gato Barbieri, una biografia dall’Italia tra jazz, pop e cinema.
Si prosegue nel mood argentino, perché il 26 ottobre alle 11 all’Accademia di Belle Arti Enrico Fornaroli e Vanni Masala dialogheranno con l’artista José Muñoz.
Libri ed approfondimenti per tutti, quindi, che vanno ad arricchire il già denso programma collaterale dei concerti.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dalla Fondazione Bologna in Musica ETS con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Pelliconi, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazzer.