Sound&Vision

Umberto Tozzi @ Teatro Carlo Felice

Scritto da Roberto Cervini

la gente si è accalcata sottopalco, chi lancia dei cuori e chi delle stelle di cartoncino sul palco, atmosfera unica

Lunedì  10 Marzo 2025, Teatro Carlo Felice di Genova, il tour di Umberto Tozzi si intitola “L’ultima notte rosa – The final Tour” ed oggi sarà Genova la protagonista. E’ un tour gigantesco, sta toccando praticamente ogni città d’Italia, anzi la prossima estate si arriverà in Estonia, Bulgaria, Germania, Spagna e ad Ottobre addirittura in Australia. Imponente senza dubbio.
La splendida venue del concerto di oggi è, come dicevamo, il Teatro Carlo Felice, il massimo nel capoluogo ligure. Sala e galleria sono stracolme, il palco si presenta intasato, sedie per il trio di archi, tre microfoni per i cori vicino alla batteria, 4 chitarre da una parte e altre due dall’altra, praticamente un’orchestra.
Si parte qualche minuto dopo le 21, la musica di sottofondo introduce al primo pezzo “Notte Rosa”, versione rock che scalda subito il pubblico. Tozzi saluta il pubblico e chiede di fare qualcosa di ambientale per la seconda canzone, tutti con la luce del telefonino accesa, la vista è suggestiva  ed ecco “Ti amo” in un’atmosfera magica.
Procediamo poi con “Gli altri siamo noi”, “Gli innamorati”, “Si può dare di più” e “Immensamente”; i sei pezzi di inizio concerto sono canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana una dietro l’altra, pubblico a bocca aperta e già pienamente soddisfatto. Ma siamo solo all’inizio.
Arriva un pianoforte sul palco, Umberto Tozzi lascia la chitarra elettrica e si esibisce con “Qualcosa, qualcuno” ed “Eva” le corde vibrano con maestria. “Gente di mare” non ha bisogno di presentazioni, “Io camminerò” e “Dimentica, dimentica” ci portano indietro negli anni, così come “Donna amante mia” anno 1976, quasi 50 anni fa per questo capolavoro.
Prima di quest’ultima song Umberto si riposa qualche minuto lasciando il palco alla band, assoli di chitarre, tastiere che fanno volare tra le note, basso e batteria che incalzano, cori ed archi che rendono di pregio questo stacco. Abbiamo superato la metà del concerto abbondantemente, sono già 14 le canzoni suonate ma sembrano passati pochi minuti, concerto trascinante finora.
Momento più recente ora con “Il grido”, subito dopo arrivano “Dimmi di no” e “Io muoio di te” finchè non entriamo nell’Olimpo delle opere del cantautore torinese. “Stella stai” è di per se un capolavoro, ma riarrangiata praticamente in chiave heavy metal è semplicemente superba, per il sottoscritto la cosa più bella ascoltata stasera. E’ l’ora delle presentazioni e della fine del concerto, Tozzi elenca  tutti i numerosi e preparati artisti sul palco, fonico, luci, manager, il figlio Gianluca, non dimentica nessuno.
Quindi ci avviamo alla fine, la gente nel frattempo ha abbandonato le poltrone e si è accalcata sottopalco, chi lancia dei cuori e chi delle stelle di cartoncino sul palco, atmosfera unica. Il ‘nostro’ saluta il pubblico con “Tu” e “Gloria”, non poteva che essere così, tutti soddisfatti, concerto memorabile. Umberto Tozzi scatta due foto di rito per i social e abbandona il palco dando il cinque ad una marea di persone in prima fila, 73 anni e dimostrarne 40. Nessuno abbandona la sala, o meglio solo pochi, c’è chi chiede un plettro, chi una scaletta o una foto. Si torna alla normalità solo dopo una decina di minuti.
Contenti di esserci stati.

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Roberto Cervini

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