Fortissime emozioni hanno acceso il Gran Teatro Geox di Padova lo scorso 7 aprile per il tanto atteso appuntamento con il concerto di Samuele Bersani, tappa soldout del Tour teatrale con Orchestra, tour che era stato rinviato di cinque mesi per i noti motivi di salute dell’artista e che è ripartito con grandissimo riscontro di pubblico a marzo di quest’anno.
Il cantautore bolognese è apparso subito emozionato (come nella sua indole), carico di energia e voglia palpabile di circondarsi dell’affetto del pubblico, sia quello più fedele che conosce il suoi complicatissimi testi alla lettera, sia chi partecipava a un suo concerto per la prima volta. Bersani infatti ha chiesto fin dall’inizio di condividere anche coralmente il concerto e il pubblico entusiasta, sfidando “l’effetto delfinario” dovuto al fatto che (come lo stesso Bersani ha spiegato) la tonalità originale dei brani è poco adatta all’estensione vocale femminile, non si è fatto ripetere l’invito ed ha restituito, amplificandole, le bellissime sensazioni che giungevano dal palco per tutta la durata del live in un crescendo di affetto come in un grande abbraccio collettivo.
“Non mi avete lasciato un attimo fin dalla prima canzone” dirà infatti Samuele Bersani verso la fine del concerto, spingendosi in un paio di occasioni giù dal palco e inoltrandosi fino a metà platea lungo i corridoi per toccare con mano la calda presenza del pubblico. L’entusiasmo di Bersani nel proporre i propri brani nel nuovo raffinato ed intenso “abito” orchestrale, alcuni dei quali con arrangiamenti del tutto differenti dalle incisioni su disco e dai precedenti live (pur nel rispetto della melodia originale) è stato inoltre visibilmente condiviso anche dai componenti dell’ Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno, che sono apparsi davvero coinvolti e divertiti nell’esecuzione comunque impeccabile di tutti i 20 brani in scaletta.
Il tour era stato anticipato nella primavera del 2024 da una manciata di date (Sound36 era presente al concerto bolognese del 15 aprile, in cui l’artista si esibiva “in casa” al Teatro Europauditorium) che ha consentito fra l’altro la registrazione di un doppio album dal vivo, uscito in vinile proprio da pochi giorni per Columbia Records, che ha costituito con solo un paio di eccezioni e qualche rimescolamento la tracklist anche della serata padovana.
Il sipario del teatro si è infatti aperto sulle note della favolistica “Il mostro” e si è chiuso sulla coda orchestrale della splendida “Giudizi universali” della quale lo stesso Bersani ha lasciato ad un pubblico attentissimo l’interpretazione del celebre ritornello “Potrei ma non voglio…” che ormai più nessuno ai sui concerti è tentato di sbagliare (complici le simpatiche “lezioncine” sulla corretta sequenza di parole, sempre presenti nei tour precedenti da parte dello stesso cantautore ed evidentemente non più necessarie), riaprendosi poi fra le acclamazioni affettuose a gran voce per i “bis”, ben tre brani culminati nella travolgente “Chicco e Spillo” che ha portato tutto il pubblico a saltare all’unisono sottopalco.
Il concerto ha raggiunto picchi altissimi con la potenza degli archi e degli ottoni soprattutto in brani quali “Lo scrutatore non votante”, “Il tuo ricordo”, “Il pescatore di asterischi”, “Replay” e i nuovi e importanti arrangiamenti di “Cattiva”, “Coccodrilli” e “Freak”, che non hanno spiazzato il pubblico ma l’hanno piacevolmente catturato per l’alta qualità del lavoro dell’orchestra insieme alla band storica di Samuele Bersani: Claudio Storniolo al pianoforte, Marco Rovinelli alla batteria, Francesco Puglisi al basso e contrabbasso, Silvio Masanotti alla chitarra e Michele Ranieri ai cori, percussioni, fisarmonica e flauto dolce.
Non sono mancati naturalmente gli aneddoti personali raccontati con spontaneità dal cantautore, che ha sottolineando soprattutto il coraggio che ci si scopre ad avere nei momenti di maggiore difficoltà introducendo la bellissima e cinematografica “Harakiri” (che contieni passaggi di delicata poesia riletti con inaspettato ottimismo) e sottolineando poi come, nel corso dei suoi 35 anni di carriera, questa sia forse la sua più intensa e soddisfacente esperienza dal vivo, in quanto essendo figlio di un direttore d’orchestra sentiva da tempo l’esigenza di misurarsi con questa dimensione per le proprie canzoni, giungendo però solo nella consapevolezza della maturità ad affrontarla serenamente. C’è stato poi un divertente racconto dell’esperienza in studio con Lucio Dalla a Bologna, presentando l’interpretazione del brano “Tu non mi basti mai” di quel “genio fuori dalla norma” che è stato il suo produttore per molti anni fin dall’inizio della carriera.
Mentre il concerto si avviava verso la fine, una marea spettacolare di lucine ondeggianti accese dal pubblico ha illuminato tutto il teatro, quando l’emozione e la commozione si sono fatte davvero palpabili, dalle parole “Cadono le stelle e sono cieco/ e dove cadono non so…” e per tutta la durata del ritornello di “Replay”, rendendo davvero di tutti i presenti quegli splendidi “sogni tridimensionali” in cui con delicatezza Samuele Bersani ci ha trasportati ancora una volta.
Il tour, organizzato da Friends & Partners, proseguirà nelle seguenti date:
9 aprile, Roma
14 aprile, Brescia
15 aprile, Bologna
18 aprile, Catania
5 maggio, Torino
7 maggio, Montecatini Terme
Si ringraziano per la gentilissima disponibilità Zed live e Friends & Partners.
SAMUELE BERSANI & Orchestra
Gran Teatro Geox, PADOVA
07.04.2025
Scaletta del concerto
- Il mostro
- Come due somari
- Occhiali rotti
- Spaccacuore
- Le mie parole
- Lo scrutatore non votante
- Barcarola albanese
- Harakiri
- Il tuo ricordo
- En e Xanax
- Cattiva
- Coccodrilli
- Freak
- Settimo cielo
- Braccio di ferro
- Tu non mi basti mai
- Giudizi universali
- Il pescatore di asterischi
- Replay
- Chicco e Spillo
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