Sound&Vision

MIAMI 2025

Scritto da Alessandro Ceci

Tema di quest’anno è stato “Il veleno e la cura”; le contraddizioni e le lacerazioni dei nostri tempi e la musica, antidoto collettivo alle tensioni sociali internazionali

Il MIAMI festival è tornato. Oramai diciannovenne ha abbandonato la sua casa natìa (il Circolo Magnolia) per trovar spazio nel vicino idroscalo. La nuova location, immersa nel verde e vicina al lago, ha ospitato 70 artisti su 4 palchi, offrendo un’esperienza musicale ricca e variegata. Qui il MIAMI sembra proprio aver compiuto il salto di qualità che gli permette di essere annoverato tra i grandi festival di respiro europeo. Tema di quest’anno è stato “Il veleno e la cura”; le contraddizioni e le lacerazioni dei nostri tempi e la musica, antidoto collettivo alle tensioni sociali internazionali. Il festival 2025 ha abbracciato un’ampia gamma di generi musicali, dall’indie al rap, dall’elettronica al rock, includendo anche pop e cantautorato.

Quest’anno abbiamo seguito per voi:

CENTOMILACARIE: “Voce cruda” e grinta esplosiva per questo cantautore varesino classe 2004. Nel 2025 ha pubblicato il suo album di esordio “Io nessuno” in cui esplora il disagio generazionale attraverso testi crudi e poetici.

LORENZZA: La giovane rapper italo-brasiliana ci aveva già impressionato al “Doctor Martens Day” bissa così la sua presenza al MIAMI e lo fa riportando sul palco una personalità che, seppur giovanissima, la sta sempre di più portando sulla scena musicale. Nel 2025 ha collaborato con Elodie nel brano “Mi ami mi odi”.

PSICOLOGI: Iil duo musicale composto da Drast e Lil Kaneki dopo le parentesi soliste sono tornati insieme pubblicando l’album “DIY” (2024) in cui danno voce alle fragilità ed inquietudini della loro generazione. Il loro approccio emotivo e diretto sui temi giovanili è apprezzato dal loro già vasto pubblico.

POST NEBBIA: la band padovana racconta il caos contemporaneo e lo fa con sonorità cupe accompagnate da testi ironici che trasudano di disillusione per il presente, in un riuscitissimo mix di elettronica e new wave. Il loro ultimo lavoro “Pista Nera” (2024) è stato molto apprezzato da critica e pubblico.

NOYZ NARCOS: L’icona del rap, classe 1979, considerato altresì pioniere dell’ hardcore hip hop, è tornato al MIAMI dopo 9 anni e del suo stile, aggressivo e diretto, continua a raccontare temi legati al disagio urbano ed alla violenza. Nel 2023 ha pubblicato, insieme a Salmo, “Cult”, che ha raggiunto la vetta delle classifiche italiane.

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS: dal 2012 al 2025. I FASK sono tornati al MIAMI, celebrando il proprio legame con esso. Lo hanno fatto dimostrando di non aver perso la capacità di portare sul palco performance energiche che coinvolgono il pubblico. Questo concerto ha dato il via al loro tour estivo 2025, presentando dal vivo i brani del loro settimo album in studio “Hotel esistenza” (2024).

FITNESS FOREVER (feat. CALCUTTA): Il MIAMI è un festival che ci ha abituato alle sorprese. Così dopo quella dell’anno scorso in cui con Giorgio Poi è salito sul palco con i Phoenix, Calcutta quest’anno ha duettato con i Fitness Forever, con cui ha collaborato nel loro ultimo album “Amore e salute” (2024)

DIODATO: “Una voce che scava, un grido che accarezza” (cit.) Diodato arriva al MIAMI dopo l’album “Così speciale” (premiato da Rockol come miglior album italiano del 2023) e dopo il lancio, nel 2025, dei due singoli “Un atto di rivoluzione” e “Non ci credo più”, quest’ultimo con un forte messaggio sociale. Per la prima volta sul palco del MIAMI il cantautore ha presentato brani del suo repertorio che hanno suscitato un forte apprezzamento e coinvolgimento del pubblico.

JOAN THIELE: Cosmopolita ed affascinante Joan, fresca dell’esperienza al Festival di Sanremo, ha portato al MIAMI “Joanita” (2025)  il suo ultimo album molto apprezzato da critica e pubblico. Sul palco ammalia e seduce.

IL TEATRO DEGLI ORRORI: Proseguono le date che hanno sancito la reunion del gruppo fondato da Pierpaolo Capovilla. Durante il set la band ha ripercorso i propri brani più iconici, tra cui “A sangue freddo” “il mondo nuovo” e “Padre nostro”, con la solita “furia” di sempre. Implacabili

GIORGIO POI: Il cantautore e polistrumentista novarese ha portato sul palco brani del suo ultimo concept-album “Schegge” (2025) da lui interamente composto. Il disco si propone di esplorare le schegge lasciate da eventi traumatici della nostra vita e lo fa con testi che alternano ironia e grande profondità emotiva, senza mai abbandonare l’attenzione alla qualità sonora e alla scrittura.

Un grande ringraziamento va a tutto lo staff del MIAMi che anche quest’anno mi ha permesso di poter vivere e poter documentare questo iconico festival, raccontandolo per i lettori di SOund36. In particolare è doveroso citare Carlo Pastore e Delia Parodo, che ringrazio per la disponibilità e per l’ospitalità. Grazie ovviamente anche a tutta la crew del festival… ai vigilantes, ai volontari e ai ragazzi che si occupavano della pulizia degli spazi, anche loro un “ingranaggio” importante dentro un’organizzazione perfetta.

About the author

Alessandro Ceci

Nato nell'Oltrepò pavese, a Voghera, il 28 giugno 1977. Origini parmigiane. Nella vita educatore e conduttore di gruppo. Qui per conciliare la passione per la fotografia e per il rock. Tifoso della Juventus e amante dei gatti.

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