Una notte all’insegna del rock alternativo, dell’energia contagiosa e dell’immancabile mistero delle maschere ha infiammato il Testaccio Village di Roma, che ha ospitato l’attesissimo live dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Il quartetto di Pordenone, capitanato da Davide Toffolo, ha regalato al pubblico romano una performance vibrante, confermando ancora una volta il loro status di pilastri della scena musicale italiana.
Toffolo, Enrico Vinci, Luca Masseroni e la “nuova” MaNu! (o il “quarto ragazzo morto”) hanno subito preso il palco con la loro consueta presenza scenica, caratterizzata dalle iconiche maschere che da sempre celano e al contempo amplificano la loro identità artistica.
Il set è stato un viaggio attraverso la loro discografia, un mix sapiente di brani storici che hanno fatto la fortuna della band e pezzi più recenti, dimostrando la loro capacità di evolversi pur rimanendo fedeli a se stessi. Non sono mancati i classici che hanno fatto cantare a squarciagola il pubblico, da “Ogni mattina” a “Il Mondo Prima”, passando per “Quelli come noi” e “La Faccia della Luna”. Ogni brano è stato eseguito con una precisione impeccabile e una passione palpabile, che si traduceva in un’energia inarrestabile sul palco.
Uno dei punti di forza del concerto è stata senza dubbio la versatilità della band. Capaci di passare con disinvoltura da brani più ruvidi e potenti a melodie più malinconiche e introspettive, i Tre Allegri Ragazzi Morti hanno dimostrato ancora una volta la profondità del loro repertorio e la loro abilità nel tenere il pubblico incollato al palco.
Al termine del concerto, tra i cori e gli applausi scroscianti per i bis, era evidente la soddisfazione sul volto di ogni spettatore. I Tre Allegri Ragazzi Morti non sono solo una band che suona musica; sono un’esperienza, un universo a parte fatto di immagini, suggestioni e, naturalmente, canzoni che scavano nell’anima.
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