Sound&Vision

Mauro Ottolini Osaki Trio @ Crossroads 2025

Scritto da Gabriele Lugli

Il trio mescola tradizione italiana, blues, gipsy, rumbe esotiche, melodie e canzoni di Ellington, Fats Waller, Amália Rodrigues, Tom Waits, Don Cherry, Nino Rota e composizioni originali dello stesso Ottolini. Un eclettismo capace di far scaturire emozioni intense

 

Giovedì 17 si è esibito in concerto Mauro Ottolini, in questa occasione impegnato anche alla tromba bassa, le conchiglie e la voce, in trio con Thomas Sinigaglia (fisarmonica, looper) e Marco Bianchi (chitarra classica).
Frutto dellinesauribile creatività di Mauro Ottolini, il Trio Osaki con Thomas Sinigaglia e Marco Bianchi dimostra la spiccata personalità e linventiva di questo solista ai vertici del jazz nazionale.
Il trio mescola tradizione italiana, blues, gipsy, rumbe esotiche, melodie e canzoni di Ellington, Fats Waller, Amália Rodrigues, Tom Waits, Don Cherry, Nino Rota e composizioni originali dello stesso Ottolini.
Un eclettismo capace di far scaturire emozioni intense, e di spronare improvvisazioni estrose, di far convivere ricerca sonora e amore per le tradizioni, di utilizzare strumenti ancestrali e popolari come conchiglie, ottoni, fisarmonica e chitarra per ottenere una sintesi sperimentale.
In unavventura melodica e coinvolgente, il trio ripercorre quasi un secolo di storia del jazz.
Da anni Ottolini esprime il proprio talento eclettico come compositore e arrangiatore non solo per i progetti a suo nome, ma anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e avant-garde.
Ottolini oltre al trombone, approfondisce il linguaggio di tutti gli ottoni (sousaphone, tromba, flicorno, tromba bassa, eufonio) e si impone velocemente come leader fantasioso e sorprendente. Alla sua ascesa hanno contribuito le collaborazioni con Enrico Rava, Kenny Wheeler, Dave Douglas, Paolo Fresu, Trilok Gurtu, Stefano Bollani, Jan Garbarek, Franco DAndrea, Carla Bley, Fabrizio Bosso, Frank Lacy, Steve Swallow, Tony Scott, Han Bennink, Maria Schneider
Ma Ottolini è soprattutto il leader di alcune delle più stupefacenti formazioni della musica creativa italiana, come i Licaones (con Francesco Bearzatti), lOrchestra Ottovolante e i Sousaphonix, il gruppo che più ha contribuito alla sua fama: con questo ampio organico ha vinto il Top Jazz nel 2012 e ha sfornato una serie di dischi memorabili (The Sky Above Braddock, Bix Factor, Musica per una società senza pensieri, Seven Chances). Tra i più recenti programmi musicali di Ottolini, uscito anche su disco, ha suscitato scalpore Sea Shell, progetto a tema ambientalista nel quale Ottolini suona esclusivamente le conchiglie.
Grazie a Crossroads & RavennaJazz! Un grazie particolare a Valeria Fangareggi di JazzOff !

 

CROSSROADS 2025
LA TENDA – MODENA
MAURO OTTOLINI OSAKI TRIO

Mauro Ottolini trombone, tromba bassa, conchiglie;
Thomas Sinigaglia fisarmonica;
Marco Bianchi chitarra classica, chitarra baritona, Haitian guitar
Mauro Ottolini artist in residence

 

Prossimo appuntamento sempre a LA TENDA – Modena

Sabato 26 Aprile ore 21:30

BEARZATTI / RISSO / BARBIERI “BEHIND ANATOMY”
Omaggio fantascientifico a Duke Ellington

 

 

About the author

Gabriele Lugli

Emiliano di origine, da anni residente nel mantovano Gabriele Lugli sin dall’età di 16 anni si interessa all’arte fotografica.
Inizialmente appassionato alla paesaggistica, si dedica in seguito a reportage di viaggio e a foto di concerti Rock e Prog per poi approdare, al jazz.
Dal 2016 la passione per questo genere musicale lo porta ad essere presente a festival, jazz club e teatri di molte città italiane.
Tra i suoi ispiratori, grandi maestri quali William Claxton, Larry Fink, Herman Leonard e l’italiano Giuseppe Pino.
È abitualmente accreditato nei più importanti festival di musica jazz come Umbria Jazz, Mantova Jazz, Locomotive Jazz, Bologna Jazz, JazzMi, Novara jazz e Padova Jazz Festival, dove nel 2019 ha esposto durante il festival una sua mostra personale allo storico Caffè Pedrocchi.
Accreditato dal 2018 a Time in Jazz nel 2020 è stato fotografo ufficiale.
Con l’Associazione Fotografi Italiani di Jazz, ha preso parte a mostre collettive come il Festival Internazionale di fotografia di Trapani, al Photofestival Milano e alla mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo. Recentemente ha esposto sue foto Jazz in mostre personali in Jazz Club emiliani come ad esempio Cantina Bentivoglio a Bologna, al Centro Candiani di Mestre e al Teatro Ristori di Verona.
Dal 2017 fa parte dei fotografi de “Il Jazz italiano per le terre del sisma” all’Aquila, progetto che ha portato alla pubblicazione di 5 libri fotografici i cui protagonisti sono esclusivamente musicisti jazz italiani.
Nel 2021 e 2022 è stato tra i 30 finalisti del concorso Jazz World Photo.

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