Sound&Vision

L’Uomo Calamita @ Teatro Asioli

Scritto da Marco Marani

L’Asioli di Correggio chiude la stagione 24-25 con “L’Uomo Calamita”, un supereroe assurdo che combatte l’assurdità della guerra

Questo spettacolo è una perla teatrale rara: una fusione perfetta tra letteratura, circo contemporaneo, illusionismo e musica, che vede per la prima volta la collaborazione di tre autori di assoluto rilievo.
La narrazione (ad opera di Wu Ming 2, sul palco, che ha curato anche l’omonimo libro) parte da un fatto reale: la circolare di Arturo Bocchini, capo della polizia italiana, che l’11 settembre 1940 ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, e che gli zingari, italiani e stranieri, “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”.
L’Uomo Calamita (Giacomo Costantini, autore e regista dello spettacolo) è uno di questi, ed improvvisamente si ritrova ricercato, senza casa né carrozzone. 
La pièce ruota attorno alle avventure di questo “eroe assurdo”, adorato dalla piccola Leda di 8 anni, che aiuterà lui e altri circensi a sfuggire a un rastrellamento della polizia fascista nel loro circo clandestino.
Ispirata da quei sinti e rom che presero parte ad azioni di diverse brigate partigiane e caddero in eccidi e rappresaglie, questa storia è raccontata e costruita non solo dalle parole del narratore: numeri di illusionismo, acrobazie, giocoleria ed escapologia (come la famosa “tortura cinese dell’acqua” di Harry Houdini) dell’Uomo Calamita tengono altissima la tensione in sala, mentre le musiche originali sono suonate dal vivo alla batteria dall’ottimo Fabrizio “Cirro” Baioni.
Da un punto di vista fotografico, per l’atmosfera in scena non possiamo non menzionare le spettacolari luci di Domenico De Vita, gli stupendi costumi di Beatrice Giannini e gli straordinari macchinari e scene di Simone Alessandrini: un palco cupo e surreale, con contaminazioni steampunk che lambiscono a tratti la sacralità (pur senza richiamarne elementi specifici).
Un’ottima produzione di Circo El Grito e Wu Ming Foundation, che dimostra ancora una volta come la contaminazione tra diverse arti generi qualcosa di più grande della somma dei suoi elementi.
Un ringraziamento particolare a Sara Rasori di ATER Fondazione, alla produzione, agli attori, alle maestranze e allo staff del Teatro Asioli di Correggio per l’opportunità.

TEATRO ASIOLI DI CORREGGIO, prossimi appuntamenti:

Correggio Jazz

  • – 16/05: Enrico Rava “The Fearless Five”
  • – 17/05: Mauro Ottolini “Nada Mas Fuerte”
  • – 19/05: Antonio Faraò Trio feat. John Patitucci & Gene Jackson

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About the author

Marco Marani

Nato e cresciuto a Carpi, nella bassa modenese, dopo una formazione scientifica, decido di investire in una passione che avevo fin da bambino: il canto moderno. E lì forse nasce il mio amore per il palcoscenico, prima da cantante, poi da attore amatoriale. Infine, da qualche anno, questo amore "straborda" fin sotto il palco, con una fortissima passione per la fotografia musicale e di scena teatrale. Ho un mio piccolo centro stampa a Carpi ed ho affiancato da qualche anno l'attività di fotografo, intessendo rapporti con gruppi musicali locali ed associazioni teatrali che, nel loro piccolo, regalano davvero grandi emozioni. Per SOund36.com mi occupo di live report di concerti e spettacoli teatrali.

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