Il concerto del trio è stato una celebrazione della potenza del jazz, un viaggio attraverso improvvisazioni coinvolgenti e suggestive. Jeff Ballard, batterista di fama internazionale, ha messo in mostra la sua straordinaria abilità tecnica, arricchendo ogni pezzo con un groove incalzante e un’eleganza che solo un maestro del suo calibro può esprimere.
Al fianco di Ballard, Alessandro Lanzani ha dato vita a linee melodiche raffinate al pianoforte, con un tocco delicato ma incisivo. La sua musica ha saputo coniugare tecnica e passione, creando un’atmosfera intima e avvolgente. Gabriele Evangelista, al contrabbasso, ha supportato il duo con una base solida, dando spessore e profondità a ogni passaggio musicale. La sua presenza discreta ma essenziale ha permesso agli altri musicisti di esprimersi liberamente, mantenendo l’equilibrio perfetto.
La Magia della Musica dal Vivo
La reazione del pubblico è stata entusiasta, con applausi calorosi che hanno premiato ogni momento di bravura dei musicisti. Il Teatro della Limonaia, con la sua acustica perfetta, ha offerto il contesto ideale per un concerto che ha mescolato tecnicismi e emotività, facendo vivere al pubblico un’esperienza unica e memorabile.
Il jazz di Ballard, Lanzani e Evangelista ha emozionato e sorpreso, dimostrando ancora una volta come la musica dal vivo possa creare un legame speciale tra artisti e spettatori. Il concerto di Sesto Jazz 2025 rimarrà sicuramente nel cuore di chi ha avuto il privilegio di assistervi, un perfetto esempio di come la tradizione del jazz continui a evolversi con nuove sonorità e interpretazioni.
Sesto Jazz si conferma come uno degli appuntamenti più attesi nel panorama musicale della città, un festival che ogni anno regala nuove scoperte e performance straordinarie. Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà la prossima edizione!
Un altro evento straordinario ha animato il festival Sesto Jazz 2025, e questa volta il palcoscenico del Teatro della Limonaia è stato conquistato da una delle voci più affascinanti del jazz contemporaneo: Deelee Dubé. La vocalist britannica ha regalato al pubblico una performance intensa e piena di emozioni, facendo brillare il suo talento in un’atmosfera intima e coinvolgente.
Il concerto ha messo in risalto la sua capacità unica di fondere il jazz con influenze soul e blues, creando una musica che travolge l’ascoltatore con la sua potenza e dolcezza al contempo. La voce calda e avvolgente di Deelee ha dato vita a brani che spaziano dalle sonorità più classiche del jazz fino a quelle più moderne, con improvvisazioni vocali che hanno fatto vibrare l’anima di chi l’ascoltava. La sua musicalità raffinata e la presenza scenica magnetica hanno conquistato il pubblico fin dai primi accordi.
Ha fatto la storia diventando la prima vincitrice britannica del Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition Sassy Awards (NJ, USA) ed è una delle vocalist più dotate emerse dalla scena londinese negli ultimi anni. Incarnando uno stellare lignaggio musicale africano, i gusti eclettici di un’educazione londinese e un profondo amore e rispetto per la tradizione jazzistica, Deelee possiede ciò che il Jazz Times ha definito “un tono caldo, un feeling blues genuino e un’autorità ritmica innata”. Trevor Bannister scrive di lei per il Jazz Mann: “La signora Dubé […] ha una voce d’oro purissimo”. Ex cantante del leggendario locale londinese Ronnie Scott’s insieme al sassofonista tenore Renato D’Aiello, la sua carriera comprende un tour in Nord America e un debutto di successo al Montreal Jazz Festival in Quebec, Canada. A cavallo tra il 2018 e il 2019, Deelee Dubé ha partecipato come ospite speciale ad un progetto collaborativo con il Quintetto di Tony Kofi intitolato A Portrait of Cannonball. Il suo ultimo album Trying Times esce nel 2020 e presenta una varietà incredibile di materiale artistico energeticamente messo in scena. In Spagna, Dubé collabora con il pianista Juan Galiardo che nel 2022 la accompagnerà nel singolo Cherokee, una reinterpretazione sotto forma di jazz ballad del classico del 1938 di Ray Noble. La voce di Dubé in Cherokee viene acclamata fortemente dalla critica non solo per aver riportato in vita ogni parola del brano, ma anche per aver saputo mescolare la tecnica vocale classica con immancabile creatività ed una musicalità sagace. Il brano entra tra le Grammy considerations della Recording Academy.
L’accoglienza da parte del pubblico è stata entusiasta e calorosa. Ogni brano è stato accolto con applausi e acclamazioni, e il calore del pubblico ha premiato il talento e l’energia di Deelee. Il concerto ha rappresentato un perfetto equilibrio tra l’intimità della musica dal vivo e la forza evocativa della sua voce, creando una connessione unica tra l’artista e gli spettatori. La magia della serata è stata tale che molti hanno dichiarato di aver vissuto un’esperienza musicale che li ha profondamente emozionati, tanto da rimanere con la sensazione di aver assistito a qualcosa di straordinario.
Il concerto di Deelee Dubé è stato un altro successo di Sesto Jazz 2025, un festival che continua a portare a Sesto Fiorentino grandi nomi del jazz internazionale. Con la sua performance, Deelee ha confermato il suo posto tra le voci più inconfondibili e amate del jazz contemporaneo. Il Teatro della Limonaia, con la sua acustica perfetta, ha fatto da cornice ideale a una serata che rimarrà nel cuore di tutti gli appassionati di musica dal vivo.
Siamo impazienti di scoprire cosa ci riserveranno i prossimi appuntamenti del festival, ma una cosa è certa: Sesto Jazz 2025 ha dimostrato ancora una volta di essere una vetrina fondamentale per la musica di qualità.
ringraziamo
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