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L’anti-climatico “Tasto C” di Nintendo Switch 2

Scritto da Marco De Matteis

È terminata da qualche ora la Nintendo Direct che ha annunciato al pubblico le principali funzioni e la line-up di lancio della Nintendo Switch 2.
La diretta annunciata il 16 gennaio è una delle migliori conferenze dell’anno, anche se non senza numerose controversie.

Durante i primi venti minuti circa, l’azienda spende molte parole per introdurre le funzioni del nuovo hardware.
Spiega, durante questi minuti, il funzionamento del tanto sospetto Tasto C, individuato dai fan nel primo annuncio della console di gennaio nei controller del dispositivo.
In contrapposizione a una diretta di così alta qualità, mi sento di affermare che il funzionamento in questione è un’ennesima conferma dello stato imbarazzante in cui si trova l’attuale piattaforma online Nintendo. Non servono molte parole per descriverlo: il tasto in questione serve per usufruire della chat vocale introdotta dalla console, per cui l’azienda ha deciso di spendere 10 minuti di conferenza nello sviscerarne le varie funzioni.
Discord”, “Teamspeak” e il sistema di chat vocale PlayStation, sono dei sistemi che presentano da più di dieci anni le stesse funzioni descritte oggi da Nintendo, che come particolarità hanno semplicemente un’interazione con probabilmente pochissimi titoli.

Non è un problema in sé, infatti, che la Grande N abbia deciso di imbastire finalmente un curato sistema di comunicazione.
Una nuova introduzione, utile o meno che sia, non è mai da individuare come un vero e proprio difetto.
Fa riflettere, però, l’enfasi con cui Nintendo ha portato avanti la campagna marketing legata a questa funzione, avvolgendo con un aura di mistero il tasto.
Il pubblico ha infatti reagito in maniera piuttosto tiepida alla GameChat, tanto che i fornitori del servizio stesso son sembrati quasi più interessati del target.

Per la sua priorità riguardo il mantenimento di uno stato di sicurezza nei servizi internet, l’azienda è infatti, abituata a fornire piattaforme online ai propri giocatori unicamente iper controllate e con funzioni sempre limitatissime.
Basterebbe un semplice Parental Control che limiti queste funzioni unicamente ai più giovani, ma si è sempre optato per limitarle a chiunque (per quanto il Parental Control Nintendo esista da molto).

In data odierna, la chat vocale annunciata da Nintendo incarna una banale piattaforma online, per cui l’azienda sta commercializzando una telecamera esclusiva (l’unica utilizzabile) al modico prezzo di 50 dollari.
Viene spontaneo chiedersi quale sia il target di questa aggiunta, sempre che Nintendo ci abbia pensato.
I giocatori più maturi si sono già stanziati e abituati ad altre piattaforme, e quelli più piccoli non spenderanno quella cifra per fare quello che potrebbero fare con uno smartphone o un tablet.
Forse Nintendo ignora questo punto di vista  o forse è semplicemente disinteressata. L’annuncio in questione, in una conferenza come quella di oggi, è sembrato, infatti, semplicemente fuori tempo massimo.

About the author

Marco De Matteis

Mi chiamo Marco De Matteis, abito a Roma e ho 21 anni.
Mi piacciono i videogiochi.

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