La gentilezza è un generatore ecosostenibile di energia positiva, pulita, autoalimentata e di questi tempi
di crisi climatica è una preziosa alternativa
Non sono d’accordo con chi sostiene che la gentilezza sia un dono, un pregio o una qualità innata del carattere, penso invece che sia una libera scelta. Sicuramente il contesto in cui si vive alimenta la predisposizione alla gentilezza se è stata sperimentata fin da bambini. Resta comunque una decisione personale se essere gentili o sgarbati nel rispondere a qualche richiesta altrui, se essere empatici con il prossimo, menefreghisti o addirittura ostici.
Se questa scelta non avviene, spesso è per motivi di ordine psicologico, primo tra tutti il posizionare se stessi come vittima, nella ferma convinzione di doversi difendere dalla prevaricazione e dalla supponenza altrui, attaccando prima di essere attaccati.
Motivazioni diverse scatenano gli sgarbati della rete: sui gruppi social si sprecano le invettive, gli insulti, le risposte maleducate dettate spesso dalla voglia di sfogare le proprie frustrazioni con un mondo di sconosciuti, protetti da una sorta di anonimato e sicuri di non essere affrontati fisicamente.
Si è dovuta indire la giornata mondiale della gentilezza che ricorre il 13 Novembre, quando durante una conferenza del “World Kindness Movment”, a Tokio, nel 1997 si firmò addirittura una dichiarazione condivisa.
Annunciare al mondo che esiste un modo gentile per dialogare con gli altri e doverlo ufficializzare sembra un paradosso.
Se riflettessimo sulle conseguenze positive o addirittura sui vantaggi della gentilezza, la praticheremmo senza indugio.
Con una risposta cortese, spiazziamo l’interlocutore, anche il più alterato che deve scegliere se abbassare i toni o mantenere la sua posizione.
Un gesto gentile, meglio se a sorpresa, provoca una reazione positiva in chi lo riceve, tanto da esserne contagiato e indotto a sua volta a comportarsi con maggior garbo, come l’effetto di vasi comunicanti.
La gentilezza induce chi la riceve ad acquisire una maggior consapevolezza del proprio valore, l’esser trattati con amabilità ci
convince di meritare attenzione e rispetto, di conseguenza sale la nostra autostima, l’umore migliora e siamo ben disposti nei confronti del mondo creando un clima disteso e rilassato, con vantaggi anche per la salute.
Possiamo allora azzardare che la gentilezza sia un generatore ecosostenibile di energia positiva, pulita, autoalimentata e di questi tempi
di crisi climatica è una preziosa alternativa.