Sound&Vision

La Compagnia delle Mo.Re @ Teatro Verdi di Crevalcore

Da Broadway a…Crevalcore

Sono molto felice di aver partecipato a questo Musical portato in scena al teatro Verdi di Crevalcore da La Compagnia delle Mo.Re che ha presentato il musical Nine, con orchestra dal vivo e testi in italiano! Ispirato al celebre musical Nine del 2009, ma anche a 8 e ½’ di Federico Fellini, il musical disegna ed esalta l’eleganza e il fascino femminile con abiti ispirati ai fiori. La storia di Guidoaffascinate distratto ma capace di far innamorare, a parole, tulle le belle donne che lo circondano, si sviluppa tra una sauna imperiale esaltata da colonne e canti quasi Omerici delle muse presenti. Non mancano battute pungenti per portare l’attenzione di Guido al centro della sua storia, che lo dovrebbe vedere regista di un fantomatico film.
Belli i costumi, bravi gli attori, veloci i cambi tra una scena e l’altra, lo spettacolo ti accompagna per quasi due ore di spensieratezza totale.
L’altra cosa in più di questo Musical è l’orchestra interamente femminile composta da violini, viole, violoncello, contrabbasso, flauti e percussioni diretta magistralmente dal maestro Gioacchino Cancemi. Veramente coinvolgente. Uno spettacolo, pieno di entusiasmo, molto ottimista e coloratissimo, ingredienti importanti per un Musical di questo tipo; trasmettere la gioia di vivere e di guardare sempre avanti con il sorriso!
Che cosa si può imparare da un Musical? La bellezza come in questo caso, come nel film  8 e ½’ di Federico Fellini; chi non ricorda il fascino di Marcello Mastroianni e di Claudia Cardinale? Spostate il vostro pensiero ai giorni nostri, colorateli con la vostra fantasia e fatevi trasportare dal  mondo de La Compagnia delle Mo.Re e il gioco è fatto.

 

 

Nine Teatro Verdi di Crevalcore (Bo)
1 3 2025
Lo spettacolo è prodotto da Compagnia delle Mo.Re. APS
L’evento è realizzato con licenza ufficiale Concord Theatricals.

 

Crediti

Regia: Maicol Piccinini

Direzione musicale: Gioacchino Cancemi

Direzione corale: Filippo Zanni, Elisa Righi

Coreografie: Davide Petito, Chiara Roncaglia

Aiuto regia: Cecilia Ruini

Traduzione: Franco Travaglio

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About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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