Sound&Vision

Fabio Concato @ Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” (Lonigo)

Scritto da Francesco Bettin

Grande Fabio Concato che fa vincere sempre la musica quella bella, sobria, non urlata, fatta di sonorità jazz, blues, poco, poco rock e pop

REPORT di Francesco Bettin                 
FOTO di Luca Armellini

La dimensione è stata quella del classico concerto in qualche modo intimo, nel senso di non gridato, anche perché Fabio Concato suona e canta questa musica piacevolmente sussurrata, rilassante, un sound in antitesi al caotico e rumoroso, si sa.
Il concerto visto nello splendido teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, a Lonigo (Vicenza), sold out, ha concluso una brillantissima stagione teatrale, con chiusura, appunto, musicale, che ha visto numerosi esauriti, e un gran successo di pubblico per gli spettacoli presentati.
“Altro di me”,  titolo del tour del cantautore milanese, nella tappa vicentina di Lonigo non è stata altro che la ciliegina sulla torta, molto apprezzata da parte del pubblico. Concato, camicia jeans, occhiali azzurrini, si è presentato puntualissimo sul palco e ha scaldato da subito il cuore dei presenti, proprio con una mistura di brani alla sua maniera, rilassanti ma decisi, cantanti atmosfere particolarmente suggestive, con qualche bel viaggio malinconico, omaggiante, vedi “Gigi”; dedicata a suo padre e brano altamente emozionante per chi lo conosce.
Il concerto è cominciato con l’esecuzione di “Prima di cena”, brano fine anni Ottanta, uno di quelli meno conosciuti, del resto questo tour come lo stesso cantautore ha affermato, è nato per ripescare alcune canzoni meno fortunate, alle quali lo stesso autore ha voluto dare “una seconda chance” (parole sue).
Una ventina di brani e qualche aneddoto che lo hanno reso se possibile ancora più simpatico al pubblico (non dimentichiamo che Concato iniziò come cabarettista fondendo musica e testi, cosa che culminò, in questo senso, forse, con il brano “A Dean Martin”, ironico e in qualche modo un po’ irriverente, sul mito dell’attore hollywoodiano).
Il live è continuato con “Ti ricordo ancora”, e “In trattoria”; brani che lo stesso autore ha dichiarato di amare ancora molto, che gli fanno sempre pensare ogni volta che vengono suonati a personali vicende, quella parte di ognuno di noi che rimane dentro e non passa mai. Esperienze di vita. Dopo essersi scusato per una bronchite che dura da un po’, e lo ha limitato leggermente (ma non si è notato), il cantautore ha proposto “Carlo che sorride”, dedicata a un amico musicista mancato, “Ballando con Chet Baket”, artista da lui molto amato, sempre tra un parlato e l’altro dove si sono infilati ricordi, esperienze, idee.
Concato è un artista gentiluomo, sa porsi con estrema delicatezza, quella gentilezza di un tempo che si fa fatica a trovare oggi. E’ stata poi la volta, appunto di “Gigi”, canzone che regala sempre ovattate e malinconiche memorie riguardanti il grande rapporto amorevole di grande intesa tra lui e il padre, e l’amore in comune per la musica. “E’ la mia canzone che amo di più, da subito ho sentito questa sensazione” –  ha dichiarato sul palco del Comunale Verdi, e non abbiamo stentato a crederlo.
Una dietro l’altra vengono cantate successivamente le hit, le più conosciute dal grande pubblico: “Domenica bestiale” (raccontando di come più di qualcuno, avvicinandolo, gli sbaglia il titolo), “Solo”, “La nave”; “Oltre il giardino”, seduto a un tavolino , con attorno tutti i Musici, in una postazione originale. E ancora, “A Dean Martin”, che purtroppo in pochi sembrano conoscere e che lui esegue in maniera molto divertente, “Ti muovi sempre”, dedicata alla moglie, “M’innamoro davvero”, “Canto”, e sul finale tutte quelle più famose, da “Guido piano” a “Fiore di maggio”, a “Rosalina”. E tutto questo camminando in mezzo alla platea, ai lati, regalando sorrisi, mani strette.
Naturalmente, va da sé che la serata ha avuto un gran successo, e possiamo dire che in qualche modo ha vinto la musica quella bella, sobria, appunto non urlata, fatta di sonorità jazz, blues, poco, poco rock e pop. Molti gli applausi, condivisi naturalmente con la sua band con il quale ha un rapporto consolidatissimo da tempo. E si è visto.
Grande Concato.

 

Si ringrazia l’organizzazione della Stagione Artistica di Lonigo, l’ufficio stampa Davide Fiore, il direttore artistico della Stagione Alessandro Anderloni

Produzione e booking Marco Borzatta – Luna di Miele produzioni srl
FABIO CONCATO “Altro di me”,  tour teatrale 2024-2025
Lonigo (Vicenza), teatro Comunale “G. Verdi”
04.04.25
con Fabio Concato, e i Musici: Ornella D’Urbano arrangiamenti, piano e tastiere; Gabriele Palazzi Rossi batteria, Stefano Casali, Larry Tomassini, chitarre.

www.fabioconcato.it

Instagram: fabioconcatoofficial
lunadimieleproduzioni@gmail.com

Foto di Luca Armellini

About the author

Francesco Bettin

Francesco Bettin nasce a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1962. Articolista dal 1980, comincia scrivendo e collaborando con quotidiani e riviste locali, formandosi in seguito prevalentemente su critica teatrale, esercitando anche quella cinematografica, qualche volta. Successivamente inizia a scrivere, sempre per diverse testate, anche online, di musica, facendo recensioni. Numerosissime sono le sue interviste pubblicate, da Monica Guerritore a Alessandro Haber, da Cristiano De Andrè a Laura Morante, Claudia Gerini ecc. Anche sul suo sito, olimpiainscena.it , scrive e pubblica, divulgando anche con mailing list, numerosi articoli, recensioni e interviste sia di teatro che di musica, assieme a un gruppo di fidati collaboratori. Pur avendo i requisiti non ha mai voluto diventare giornalista pubblicista.

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