Mentre ammiravo e immortalavo Elio nel suo spettacolo “Quando un musicista ride”, andato in scena al Teatro Cinema Garden di Rende a cura dell’Associazione Culturale Novecento, cercavo una parola che potesse rendere l’idea di ciò a cui stavo assistendo.
Alla fine l’ho trovata ed è una parola anche semplice, a dispetto della complessità e poliedricità dell’artista. Genio. Elio è un genio e la sua genialità la ritrovi nei suoi solo apparenti “nonsense” , nelle sue buffe espressioni e in quella sua “esilarante parvenza dí serietà“ che farebbe piangere dal ridere anche sentendolo declamare un elenco del telefono.
Il tutto però senza mai dimenticare di piazzare qui e là degli spunti di riflessione importanti sulle contraddizioni e sulle manie del nostro Bel Paese (la favola di Cappucetto Rosso rivisitata in chiave politically correct e cancel culture varrebbe da sola il biglietto). Come se non bastasse, la “quota genialità” dello spettacolo aumenta a dismisura quando Elio si cimenta – e in Italia credo possa solo lui – con grandi capolavori del teatro canzone e della comicità italiana scritti da altrettanti geni del calibro di Gaber, Cochi e Renato, i Gufi e ovviamente Jannacci.
Un susseguirsi di canzoni solo apparentemente “scanzonate” ma che per innovazione, creatività e soprattutto anticonformismo sembrano scritte oggi, anzi domani. Last but not least – per così dire – l’aspetto prettamente musicale dello spettacolo è di livello altissimo e non solo perché Elio é un signor cantante e musicista, ma anche perché è coadiuvato da una band di giovani bravissimi a cui fa da “chioccia” il mitico Maestro Tafuri. Il grande Enzo Jannacci qualche anno fa scrisse il capolavoro che dà il titolo a questo spettacolo e c’è una frase che trovo perfetta per l’occasione e recita così: “Quando un musicista ride è perché sente dentro come una strana gioia vera”… beh, Grazie Elio, l’hai fatta sentire anche a noi.
Paolo Porco – PMF
Elio – Quando un musicista ride
Teatro Cinema Garden – Rende (CS)
Grazie a:
Elio
