Tutti conosciamo l’icona della grande casa nipponica Nintendo, il famigerato Super Mario, che accompagna ormai dal 1981 i bambini di tutto il mondo nella loro esperienza videoludica.
Io, da grande fan della Nintendo e soprattutto di Super Mario, oggi vorrei parlare di uno dei titoli della serie che più mi ha affascinato, Super Mario Odyssey.
Ma prima, vorrei fare qualche passo indietro e inquadrare l’evoluzione di questo personaggio e della sua serie di giochi, che come d’altronde anche altri titoli famosi come The Legend of Zelda e Pokemon, ha avuto un’evoluzione assai clamorosa.
Partiamo dal 1981, quando Shigeru Miyamoto ha dato origine a questo personaggio, che negli anni avrebbe fatto strada fino a diventare l’icona conosciutissima in tutto il mondo.
Come sappiamo, Mario è un idraulico, vive nel mondo dei funghi, e le sue avventure hanno sempre un unico scopo: salvare la principessa Peach.
Fin dagl’inizi, la serie nasce come Platform 2D, dove il nostro protagonista si fa strada tra piattaforme, nemici ed ostacoli di ogni tipo per arrivare allo scopo finale.
Negli anni ha subito tanti cambiamenti nello stile grafico; meccaniche e temi. Ma i personaggi e l’obiettivo del gioco sono sempre rimasti tali, e nonostante ciò, il pubblico ha sempre trovato ogni titolo della serie affascinante per quello che era, tanto da essere divenuto un’icona.
Col tempo, la casa produttrice nipponica ha ideato oltre 200 giochi aventi protagonista il nostro Super Mario: da Super Mario 64 a Mario Kart 64, da Super Mario Galaxy a New Super Mario Bros a Mario Kart Wii, Super Mario 3D Land, Paper Mario, New Super Mario Bros 2 e altri ancora, contando anche vari Spinoff sugli amici di Mario, come Yoshi’s Story e Super Princess Peach, o a collaborazioni con altri personaggio iconici come Mario & Sonic at the Olympic Games Tokyo 2020, Mario & Sonic at the Olympic Games e altri ancora.
Ma ora concentriamoci su uno degli ultimi titoli della serie: Super Mario Odyssey, uscito il 27 Ottobre 2017 per Nintendo Switch.
Avendone giocato un gran numero, posso dire che questo mi ha tenuta particolarmente attaccata allo schermo, non per un elemento in particolare, ma per l’insieme di tutti i suoi elementi, dalla grafica alla storia, dai dialoghi agli NPC e ai comandi di gioco.
Come già detto, l’obiettivo di Mario è di nuovamente salvare la principessa Peach da Bowser, nemesi del nostro eroe fin dai primi giochi.
Questa volta, Bowser è intenzionato a sposare la principessa e, per salvarla, il nostro eroe si lancia in un’avventura che, in un modo o nell’altro, viene ostacolata da una serie di eventi.
Insieme alla principessa è stata rubata una coroncina di nome Tiara, sorella di Cappy, che dal momento in cui incontrerà Mario collaboreranno per salvare le due.
Cappy è un piccolo cappellino fantasma proveniente dal primo Regno in cui inizia l’avventura, il Regno del Cappello.
La peculiarità di Cappy è quella di permettere a Mario di poter prendere il controllo di tutto ciò che vuole. Basterà lanciare il cappellino addosso ad una rana per potersi trasformare nell’animale e così via.
Proprio grazie a questo potere che i due saranno in grado di raggiungere il secondo regno, il Regno delle Cascate, dove troveranno una vecchia navicella a forma di cappello chiamata Odyssey, con cui potranno partire alla ricerca di Bowser, ma non prima di averla riparata e caricata grazie alle Lune di Energia.
Raggiunto il numero sufficiente di Lune, potranno partire diretti verso il mondo successivo.
Ogni Regno ha un numero di Lune totali da raccogliere per poter essere completato e passare al successivo.
Una particolarità dei Regni è la presenza in ognuno di essi di un monolite, che tornerà utile solo alla fine della storia principale, sbloccando un nuovo numero di lune da trovare, dando vita cosi alle svariate missioni secondarie del gioco.
Il gioco ha in totale 17 Regni da esplorare e 999 lune da poter trovare in totale.
Ho trovato questo gioco particolarmente interessante proprio per l’intensità della storia e delle cut scenes presenti. Devo ammettere che alcune situazioni sono riuscite a farmi scendere una lacrimuccia da quanto mi avevano appassionato.
Anche le missioni secondarie sono molto interessanti, e staccarsi dalla storia principale ti permette di esplorare la vastità del mondo di gioco.
Il gioco presenta anche dei collezionabili, ovvero dei souvenir e degli abiti tipici dei luoghi visitati, acquistabili nel negozio presente in ogni Regno, con le varie valute presenti nel gioco.
È presente anche una lista di comandi per muovere Mario; su come lanciare in modo diverso Cappy; e su come usare i vari personaggi in cui Mario si trasforma.
In sostanza è un gioco molto vario, un open map che ti permette di esplorare a tuo piacimento senza dover restare forzatamente sulla linea della trama. Cut Scenes e dialoghi divertenti e affascinanti, soprattutto apprezzo molto il modo in cui il gioco spinge i due a collaborare per arrivare all’obiettivo finale, facendo capire dal mio punto di vista che non si è mai soli nelle situazioni più difficili.
È un titolo che, giocato in due, può creare un legame d’intesa fra chi sta giocando, e insegna che collaborando tutto è possibile.
Consiglierei questo gioco a tutti, come ho già fatto in passato e continuerò a fare in futuro.
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