Sound&Vision

Cristiano De André @ TAM

Scritto da Gigi Fratus

“Sono cinque anni che non calco le scene dei teatri, per me è un’emozione. Sono felice di portare ancora una volta la musica e la poesia di mio padre: è un piacere continuare a cantare le sue canzoni e credo che farlo sia anche un dovere di figlio.”

Con queste parole, stampate sul piccolo manifesto che ci accoglie all’ingresso del teatro, Cristiano De André ci invita a seguirlo in un viaggio tanto intimo quanto emozionante.
Il teatro degli Arcimboldi è gremito in ogni ordine di posto, si attendono gli ultimi ritardatari e poi lo spettacolo ha inizio. Si parte con due brani in dialetto genovese, e, forse, non poteva essere altrimenti. Via via vengono proposte poi, le canzoni più iconiche di Faber, ma con una leggerezza e gioiosità, data dai nuovi arrangiamenti, che le rendono attualissime, non solo nei testi (basti pensare a Desamistade, ad esempio), ma anche nella melodia.
Racconta aneddoti, fa considerazioni su quanto i tempi siano cambiati senza che nulla sia cambiato. I potenti restano potenti, utilizzando ogni mezzo per poter mantenere le proprie posizioni a scapito degli ultimi. Parla Cristiano e canta le parole di papà Fabrizio con la capacità, oggi, di renderle anche sue.  E questo è un grande pregio. Ha acquisito, insieme ad una serenità che traspare dagli sguardi, nei sorrisi, nell’emozione che si sente, vera, reale, nell’aria, la consapevolezza di non essere “solo” il figlio del grande cantautore genovese, ma di essere Cristiano De André. Con la sua unicità, la sua fragilità ma anche con la sua forza. Ha acquisito una statura artistica propria e di questo tutti noi dovremmo essere grati e felici.
Non nascondo che la serata è stata emozionante e se avete occasione il consiglio spassionato è di non perdervela. Un momento intenso è stata l’interpretazione di “Creûza de mä “ grazie al duetto con Bresh; una canzone che mi riporta a quando bambino prima, poi ragazzo e fino ai nostri giorni, quando riesco a passare da Zena (ndr. Genova in dialetto), al termine della passeggiata Anita Garibaldi, scendevo alla spiaggia Capolungo attraverso una di queste creûze. Cristiano, oggi, merita tutta la nostra attenzione, il nostro affetto e la nostra gratitudine.
Vorrei inoltre ringraziare Parole & Dintorni, nella persona di Silvia Eccher che ci ha accolti con estrema cortesia e disponibilità.

10.03.2025
Cristiano De Andrè – De Andrè canta De Andrè
TAM – Teatro Arcimboldi Milano

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About the author

Gigi Fratus

Nato a Seriate (Bg) nel 1969, due grandi Amori, mio figlio Mattia e la mia Morgana, un’Aprilia RSV del 2003.

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