Sound&Vision

Cisco @ Live Club

Scritto da Gigi Fratus

Il pubblico attraversa tre generazioni e più. Vedere bambini saltare e ballare accanto ai genitori e ad astanti che potrebbero essere i loro nonni dà speranza

Torna, dopo un anno, nella città abduana dove ha registrato gran parte del triplo album omonimo del tour, il buon vecchio Cisco da Carpi.
Il cantante modenese sa di giocare in casa al Live Club di Trezzo che si presenta all’appuntamento assai numeroso.
Riportando tutto a casa ha compiuto trent’anni giusto un anno fa ma la longevità di quel disco che diede inizio alla storia dei Modena City Ramblers, è più viva che mai.
Cisco si avvale della compagnia dei vecchi compagni d’armi che oggi non militano più nella mitica Banda. E quindi sul palco si palesano Albero Cottica e Giovanni Rubbiani (già con Cisco nel progetto I Dinosauri), Roberto Zeno e Kaba Cavazzuti, Luciano Gaetani e Marco Michelini e Massimo Giuntini, oltre a Bruno Bonarrigo, Max Frignani ed Enrico Pasini che da qualche anno accompagnano Cisco nei progetti solisti.
Insomma una band con i controc***i, per usare un francesismo.
Si parte alla grande con In un giorno di pioggia e poi via via tutti, o quasi, i brani che hanno composto, oltre a Riportando tutto a casa anche il secondo lavoro dei M.C.R. ovvero Grande famiglia. Ed è questo forse il senso della partecipazione del pubblico che attraversa tre generazioni e più. Vedere bambini saltare e ballare accanto ai genitori e ad astanti che potrebbero essere i loro nonni dà speranza. Speranza che possa esserci veramente un futuro migliore per la nostra progenie. Un futuro basato non solo sul progresso tecnologico, sulla ricerca di fama e successo o declinato allìaccumulo materiale, venduto al Dio soldo. La speranza è che il futuro arrida a questi bambini che crescono con sentimenti, valori, con propositi di eguaglianza, di solidarietà di rispetto, e con la voglia di spargere i semi dell’amore estirpando al contempo quelli dellìodio che negli ultimi anni hanno invaso la nostra quotidianità.
Ed allora capisci il senso di cantare ancora oggi brani come Bella Ciao e Contessa. Allora comprendi appieno il senso di cantare I Cento Passi, urlando il nome, non solo di Peppino Impastato, ma di chiunque abbia combattuto e combatta la Mafia a costo della propria vita sia dentro che fuori dalle istituzioni: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, don Giuseppe Puglisi, Joe Petrosino e Pio La Torre, Emanuela Loi e Lea Garofalo e tutti gli altri che non ho menzionato, d’altronde la lista sarebbe lunghissima.
E chissà che tra questi bambini non vi siano i prossimi combattenti. Perché ricordiamolo sempre:La Mafia è una montagna di Merda!.
Tornando al concerto, i ricordi, gli aneddoti, le amicizie nate trent’anni fa e che ancora resistono, le emozioni, anche le lacrime. Un tourbillon di sensazioni che con gli anni magari paiono essersi sopite ma che esplodono nuovamente alla prima occasione.
Ed ecco che sulle note di Ahmed l’ambulante monta la rabbia, rabbia che lascia spazio alla gioia durante Clan Banlieu, Tant per tachèr cedendo poi il testimone allo sconforto durante Quarant’anni, Ebano e I Funerali di Berlinguer insomma c’è tutto quello che serve per santificare questo amarcord.
Personalmente, la serata mi ha fatto rivivere la prima volta che vidi i Modena City Ramblers al Buskers festival di Ferrara nel lontano 1992. Sono passati ben più di tre decenni ma, averli vissuti con loro li rende, ogni volta che faccio un riassunto della mia vita, speciali.
Grazie a Shining Production.

14.03.2025
Cisco
Riportando tutto a casa 30 anni dopo
Live Club  Trezzo sull’Adda.

Set-list:
* In un giorno di pioggia
* Tant par tacher
* Delinquent ed Modna
* Riportando tutto a casa
* Siamo Moltitudine
* La fola dal Magalas
* Le lucertole del folk
* Il bicchiere dellíaddio
* Onda granda
* Ebano
* Ahmed líambulante
* I funerali di Berlinguer
* Morte di un poeta
* La banda del sogno interrotto
* Clan Banlieue
* 40 anni
* Canzone dalla fine del Mondo
* La strada
* Contessa
* I cento passi
* Bella Ciao
* Transamerika
* A míin ceva
* Ninnananna
Band:
Stefano ìCiscoî Bellotti: Voce, chitarra
Luciano Gaetani: Banjo, bouzouki
Marco Michelini: Violino
Roberto Zeno: Batteria, percussioni
Arcangelo ìKabaî Cavazzuti: Batteria, percussioni
Alberto Cottica: Fisarmonica, cori
Giovanni Rubbiani: Chitarra
Massimo Giuntini: Flauti
Bruno Bonarrigo: Basso Elettrico, cori
Max Frignani: Chitarra elettrica e acustica
Enrico Pasini: Tastiere, tromba.

https://www.facebook.com/ciscobellotti
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About the author

Gigi Fratus

Nato a Seriate (Bg) nel 1969, due grandi Amori, mio figlio Mattia e la mia Morgana, un’Aprilia RSV del 2003.

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