La bottiglia galleggia stanca accanto a me, come un pensiero che ha attraversato oceani lontani.
La spingo piano e lei torna indietro, cullata dall’invito del mare.
“Non è il fluire del tempo a dirmi chi sono”.
Mentre l’acqua mi accarezza il corpo, il tempo scorre, lasciando solo schiuma e conchiglie, sparse nelle pieghe della vita.
Eppure avverto nelle vene una sete che non si arresta.
Ogni giorno m’innamoro del silenzio che si fa voce, dell’ombra ostinata che non smette di tendere alla luce.
Forse non conquisterò mai l’orizzonte, ma, è proprio in quel cercare, che assaporo il mio vero essere.
Afferro il bigliettino prima che la bottiglia si allontani per sempre:
“Che ogni vita sia coraggio”.

