Cos’è la satira, se non un atto d’amore verso tutti noi comuni cittadini! E non prendetela come una battuta di spirito!
Qualche settimana fa, abbiamo assistito agli interventi satirici di Geppi Cucciari durante la presentazione dei candidati ai David di Donatello, il prestigioso premio cinematografico italiano. La conduttrice con la sua solita dose di spirito e sarcasmo ha infilato una serie di battute ironiche ma garbate rivolte al presidente Mattarella e al ministro della cultura Alessandro Giuli. I due politici presi di mira hanno replicato mostrando gradimento per la ‘vivacità’ della conduttrice e la sua capacità di rendere leggera e divertente una cerimonia che prevede l’annuncio del lungo elenco dei candidati e gli interventi istituzionali.
Poi il ministro Giuli, che sul momento aveva risposto alla Cucciari utilizzando la sua stessa ironia, ci ha ripensato, sarà perché era stato anche attaccato in maniera non proprio ironica dall’attore Elio Germano, sul ruolo del ministero nella crisi del cinema attuale. In un intervento pubblico di qualche giorno dopo, il verboso ministro ha giudicato le parole della conduttrice come un attacco politico della sinistra che a suo dire ‘prima aveva gli intellettuali ora ha i comici’ per criticare il governo.
E’ decisamente andato oltre, scambiando per dietrologia politica un modo di comunicare che è nello stile della conduttrice, ingaggiata proprio per le sue doti comiche. E’ pur vero che la conduttrice aveva già preso di mira l’allora ministro della cultura Sangiuliano, durante la serata del premio Strega. Certo non ne ha colpa se ambedue gli esponenti politici sono di una certa ala politica, avrebbe sicuramente fatto la stessa cosa se ci fosse stato un altro ministro in carica.
Geppy è una professionista che con il suo stile, sberleffa e deride i personaggi in vista del momento. La sua è la satira, un’arte antica che ha per scopo proprio quello di far ridere criticando e deridendo soprattutto i politici. La praticava già Il commediografo greco Aristofane che nelle sue commedie ridicolizzava i politici e i filosofi della polis.
Deridere e smascherare i governanti è uno strumento utile per stimolare l’attenzione e lo spirito critico di tutti noi verso chi guida il nostro paese. Evidenziare ed enfatizzare i difetti di certi personaggi pubblici è un modo per farci riflettere al di là degli slogan e dei manifesti elettorali. E’ inoltre un richiamo immediato a partecipare, anche solo con una risata, alla vita politica e sociale a dispetto di tanta indifferenza e distrazione. La satira è uno degli strumenti per affermare la libertà di ogni individuo di analizzare, denunciare e prendere le distanze da ideologie politiche o di comportamenti che non ci rappresentano, in modo pacifico e oltretutto divertente.
Ben vengano allora i comici (e non gli intellettuali) che facendo ridere ci mostrano il loro amore per la verità e la libertà.
Cambi di Stagione – Rido per amor di libertà
Cos’è la satira, se non un atto d’amore verso tutti noi comuni cittadini! E non prendetela come una battuta di spirito!