Sulla musica

5 errori che la tua band dovrebbe evitare su Musicraiser

Scritto da Annalisa Nicastro

Per chi non conoscesse “Musicraiser” si tratta di un sito che offre la possibilità di proporre idee e trovare finanziatori pronti a sostenerle.( http://www.musicraiser.com/it )
Buone Notizie! Un sondaggio dimostra che in linea con Musicriser e altri crowdfunding site, il 54% di tutta la musica sostenuta dalle campagne è un successo. La cattiva notizia è che il 46% fallisce. Come evitare ?

1) L’insufficiente forza che vi è dietro la proposta
Molte persone pensano che la ragione per cui una band su Musicraiser fallisce è perché non hanno abbastanza fans. Questo semplicemente non è vero, perché ciascuno è connesso con abbastanza amici e parenti da potersi assicurare una ragionevole entrata di denaro.
Il fallimento è dovuto all’incapacità di mostrare a quegli amici, fans e parenti che quel denaro supporterà una giusta causa. Questo succede quando si ha una buona causa dietro il proprio progetto, ma non si è capaci di spiegarlo per un cattivo marketing, oppure si sta per realizzare un progetto che non coinvolge sufficientemente le persone.

2) Un progetto di aspettative troppo alte per le tue possibilità di influenza
Una delle idee più errate è pensare che Musicraiser sia una community di persone che cercano progetti interessanti su cui scommettere. Con i progetti musicali di Musicraiser tu fai affidamento al 99% sui tuoi contatti personali esistenti. E’ chiaro che puoi creare il tuo circolo di influenze coinvolgendo amici, famiglia e fans che ti aspetti puntino su di te, e che aggiungerai coinvolgendoli.

3) Non lavorare abbastanza duramente
Il tuo progetto Musicraiser ti richiede di ricercare persone, e metterti quanto più possibile in contatto con loro. Manda semplicemente email, pubblicizza la tua pagina Facebook per un mese fino a quando non avrai ottenuto un certo consenso. Hai bisogno di inviare email personali, privilegiare un contatto faccia a faccia e parlare alle persone facendo comprendere chiaramente cosa cerchi da loro.
Quasi tutti gli dichiarano di aver timore di chiedere direttamente del denaro. E’ meglio però non girarci intorno e intraprendere la via della passività: hai bisogno di mostrare alle persone che tu credi nel tuo progetto, e in quello che stai facendo per lavorarci al meglio. Quando le persone colgono la tua passione ti risponderanno con il supporto e dedicandoti del tempo.

4) Rinunciare troppo presto
Molti progetti Musicraiser nascono e muoiono nel giro di pochi secondi. Se i tuoi obiettivi ti sembrano troppo distanti nella terza settimana e dopo 30 giorni di campagna, non considerare persa la causa. Dedicatici e sponsorizzala come non hai mai fatto nella tua vita.

5) Ricompense imprecise
I tuoi sostenitori più presenti e affezionati, impegnati nel tuo progetto, spesso non trovano ricompense allo stesso livello del loro impegno. Il tuo impegno maggiore però, è proprio quello di premiare i sostenitori perché così si impegnino quanto più possibile.
Se il tuo sostenitore è pronto a mostrare un livello di finanziamento molto alto,ma tu non gli offri il sufficiente per rendere possibile questo impegno sarà una perdita per entrambi: lui non sentendosi ripagato si accontenterà del minimo impegnandosi il minimo, e tu perderai una potenziale occasione di finanziamento al tuo progetto.
Creare ricompense è un’arte e richiede una profonda comprensione verso i tuoi seguaci e verso il modo in cui hai intenzione di strutturare il tuo progetto. In altre parole, stai strutturando il tuo progetto come un pre-ordine in cui il valore reale che si percepisce corrisponde esattamente al premio, o come una semplice raccolta di fondi?

In conclusione
Quando progetti di lanciare il tuo progetto con Musicraiser per la tua band, presta una forte attenzione a questi cinque punti così che tu possa gradualmente evitare di incappare negli insuccessi, che mineranno la tua presenza sul sito. Ricorda sempre che in ogni caso, l’avere musica di alto livello è un must!

Quadri Alberto musicista e blogger su www.quadriproject.com

About the author

Annalisa Nicastro

Mi riconosco molto nella definizione di “anarchica disciplinata” che qualcuno mi ha suggerito, un’anarchica disciplinata che crede nel valore delle parole. Credo, sempre e ancora, che un pezzetto di carta possa creare effettivamente un (nuovo) Mondo. Tra le esperienze lavorative che porterò sempre con me ci sono il mio lavoro di corrispondente per l’ANSA di Berlino e le mie collaborazioni con Leggere: Tutti e Ulisse di Alitalia.
Mi piacciono le piccole cose e le persone che fanno queste piccole cose con amore e passione. E in ultimo vorrei dire che mica sono matta, ma solo pazza. Pazza di gioia.

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