Cinque brani o, se si preferisce, cinque corposi movimenti che compongono una suite lunga complessivamente circa venti minuti costituiscono “Pendolo”, nuovo e completamente strumentale EP dei When Due (Walter Mogavero: Guitar, Piano, Vox, Drums, Leonardo Sferruzza: Bass Guitar, Synthesizers, Programming) uscito il 1° di Aprile u.s..
Il duo siciliano dei WD definisce la propria musica come un electro-rock che si alimenta di elementi che appartengono ad altri stili musicali. Il conto torna perché in effetti “Pendolo” si nutre di rock ma anche di reminiscenze disco e di pop con qualche (forse involontaria) puntatina in certo progressive d’annata.
Lo conferma anche il tipo di strumentazione utilizzata dai nostri: la componente principale di questa musica è l’elettronica, e qui l’avvertenza ai lettori è d’obbligo: “Pendolo”, con quella sua cascata di suoni sintetici lunga quanto la durata del disco, appare opera non facilmente liquidabile e “difficile” da ascoltare.
Infatti, per quanto, da un lato, la musica dei due palermitani possa sembrare ricca di suggestioni spaziali e “industrial” che rievocano l’opera di quelle formazioni (soprattutto europee) che contribuirono a inventare il genere del Rock elettronico, per quanto possa abbondare di ritmi accattivanti che invitano al movimento, dall’altro essa appare un po’ troppo algida e impersonale, ripetitiva fino al punto che potrebbe, alla fine, specie per un orecchio, diciamo così, “poco allenato” come il mio, risultare noiosa.
Un album, in definitiva, che forse piacerà agli amanti irriducibili di un genere che oggi sembra comunque godere di un momento di grande popolarità.
When due – Pendolo
“Pendolo” si nutre di rock ma anche di reminiscenze disco e di pop con qualche (forse involontaria) puntatina in certo progressive d’annata