I dischi belli arrivati in redazione sono tanti, ma il tempo è sempre poco se si vuol dedicare ad ognuno un ascolto attento. Oggi proponiamo un EP molto interessante, il cui ascolto ci è stato proposto da Dischi Sotterranei di Padova. Una realtà interessante di cui ci fa piacere scrivere, visto l’impegno profondo nella promozione di giovani e validi gruppi.
Della scuderia fanno parte anche i Vox Delitto che, il primo ottobre 2015, hanno pubblicato Potlatch come EP d’esordio.
Cinque brani musicalmente eterogenei, uniti da un’idea di base comune: la rinascita dopo la catastrofe.
Il titolo ci riporta a tempi e a tradizioni lontane dal nostro mondo. Potlatch è, infatti, una cerimonia sacra dei nativi americani i quali donavano / distruggevano le loro cose più care al fine di ribadire la loro posizione sociale. Un riferimento appropriato per un tempo difficile in cui la massificazione sembra annullare l’identità e il valore di ogni cosa.
Il Mare con il suo andamento sinuoso e le sue visioni apocalittiche è uno dei brani più significativi di questo EP.
Ma dalla distruzione e dalla, conseguente, titanica resistenza, la vita rinasce; questo sembra suggerire Hibakusha, intima ballata che chiude l’EP.
I due brani citati, con i loro tredici minuti, sono il fulcro di questo EP e lasciano intravedere tutte le potenzialità della band padovana. Buono l’esordio e… aspettiamo il primo album.