Nicola Gaddi, in arte Volpe, è un artista tendenzialmente nostalgico, incline all’abbandono come forma di scoperta e che non si focalizza mai troppo su un unico stile. Con il suo ultimo disco “Apocalissi tascabili”, uscito a settembre per ZA Records/Altafonte Italia, ci porta con sé in un viaggio oscuro dove inizia con la canzone d’autore, arrivando in territori sperimentali ed elettronici unendoli con altri generi come black music, hiperpop, R&B e dance.
Un sound ideato con Rh- (Lorenzo Bertoni) e Valenitnom (Valentino Monti), mentre Renee (Renato D’Amico) e Giacomo Lorè a pre e post-produzione riescono a ridefinire e definire il mood ad ogni brano tra vocoder ed effetti, chitarre distorte in un’atmosfera incasinata che solo alla fine si risolve in una strana quiete.
In “Apocalissi tascabili” si avverte la voglia di raccontare storie in cui ci sono silenzi difficili, momenti in cui l’artista sentiva il bisogno di parlare traducendo le parole con la musica in cento modi diversi. Quella di Volpe è una musica che prova ad abbracciare gli altri, parlando di quello che ci spaventa, di quello che ci è estraneo, analizzando all’interno quelli che sono i propri fallimenti, le strade sbagliate e quello che poteva essere. Riesce così, a creare una dimensione e un ponte tra lui e le persone in cui comunica, lasciando fuori ciò che non ci piace.
Volpe si è qualificato alla fase finale del contest nazionale 1MNext con il singolo “Celabbiamofatta”, al quale successivamente hanno seguito i titoli “Per restare così” e “Abbandonare la nave”. Crea i propri videoclip assieme al duo “lyzard”, formato dai registi Liza Mazzei e Leonardo Fiori.