Se non sapete come cavarvela in un dibattito “dotto”, per intenderci uno di quelli su argomenti che vanno di moda ma di cui nessuno capisce nulla (come la famigerata ”intelligenza artificiale”), è sufficiente tirare fuori un paio di paroline magiche il cui significato è ignoto ma che certamente faranno colpo.
Una di queste è “algoritmo”.
Al solo udire questa sequenza di vocali e consonanti, così “tecnica” e ben levigata, gli occhi si leveranno incuriositi su di voi e sulla vostra insospettabile capacità di stare al passo coi tempi.
Ovviamente occorre innestare il vocabolo “algoritmo” in una frase compiuta, tipo “siamo ormai in balia degli algoritmi, l’uomo non conta più nulla”… Ooooh!
Oppure “da quando ho cercato un ventilatore sul web, l’algoritmo mi martella di pubblicità di ventilatori”.
L’attimo di gloria però andrà coltivato con cura magari usando qualche altro vocabolo dal significato ignoto ma estremamente seducente.
Ve ne segnalo uno: “paradigma”. Ed ecco la frase perfetta: “il mondo ormai è in mano agli algoritmi, dobbiamo abituarci a questo nuovo paradigma”… che ve ne pare?