L’uomo camminava, stretto nel suo cappotto nero. Le mani in tasca, il viso in parte coperto dalla sciarpa, aveva un incedere lento. Mancava poco al tramonto e intorno a lui tutti sembravano aver fretta. Si era abituato a misurare la vita in frammenti di ricordi e il tempo della sua anima scorreva lento.
L’uomo si sentiva solo.
La ragazza percorreva la stessa strada ma dall’altro lato del marciapiede. I capelli lunghi mossi dal vento, il cappotto grigio aperto, non si curava del freddo che con il calare del sole diventava sempre più intenso.
Aveva sempre fretta e le sembrava che tutto scorresse troppo vorticosamente per fermarsi ad ascoltare il silenzio. Il tempo della sua anima scorreva velocemente.
La ragazza si sentiva sola.
L’uomo e la ragazza si ritrovarono uno di fronte all’altra e contemporaneamente iniziarono ad attraversare la strada. Quando si incrociarono, l’uomo alzò lo sguardo per caso e incontrò gli occhi di lei. Si videro e, in quell’istante, si amarono, certi di essersi amati da sempre.
L’Universo ebbe un sussulto e lo scorrere del tempo si inceppò. L’Universo sapeva bene che il tempo non scorre ovunque alla stessa velocità, che non è un’entità assoluta, ma una grandezza strettamente connessa alla struttura dello spazio, una sorta di temporale, in cui il suo flusso varia a seconda delle condizioni locali.
Si poteva quindi pensare che quell’amore improvviso, come un intenso campo gravitazionale avesse dilatato il tempo intorno a loro. In realtà, in quello sguardo, l’Universo si ricordò di un’epoca nella quale non aveva senso parlare di spazio e di tempo, dove il finito e l’infinito erano la stessa cosa.
Il tempo per l’uomo e la ragazza si fermò e si amarono per sempre.
Tutti gli altri che si trovavano ad attraversare la strada non si accorsero di nulla, per loro era passato il tempo di un incrocio di uno sguardo, un secondo.
Per quanto tempo è per sempre? A volte, solo un secondo.
L’uomo e la donna si superarono, ognuno andando sul suo percorso.
Un secondo
L’Universo sapeva bene che il tempo non scorre ovunque alla stessa velocità, che non è un’entità assoluta, ma una grandezza strettamente connessa alla struttura dello spazio, una sorta di temporale, in cui il suo flusso varia a seconda delle condizioni locali.