Esistono luoghi in cui nessuno può accedere se non noi stessi. Questi magici luoghi sono i luoghi dell’anima. La Poesia può lasciarli intravvedere, ma, inevitabilmente, ognuno, alla fine, si ritroverà nel proprio.
L’undicesimo album dei Pineapple Thief, che abbiamo ascoltato in anteprima, ruota proprio attorno a questo concetto. È il deserto, con le sue asperità e il suo fascino, ad elevarsi a simbolo di percorso di vita e ad ispirare la musica e i testi di Your Wilderness.
Un viaggio introspettivo, alla ricerca di ciò che il tempo ha rimosso dalla memoria, che inizia già osservando la splendida foto in copertina a firma di Carl Glover. Lo sguardo fisso di una madre e un bimbo su un paesaggio rende, infatti, al meglio la relatività dei sentimenti che esso suscita nei due.
Otto brani introspettivi, tesi ad illuminare le penombre della nostre vite, raccontati con un linguaggio musicale che ammicca al prog ma che sa andare oltre. Otto brani che, come afferma orgoglioso Bruce Soord, leader del gruppo, vogliono raccontare la vita. Un progetto ambizioso e sinergico al quale hanno dato il loro contributo artisti del calibro di John Helliwell (Supertramp), Gavin Harrison (Porcupine Tree, King Crimson et. etc.), Geoffrey Richardson (Caravan) e Darran Charles (Godsticks).
Probabilmente Your Wilderness è, al momento, l’album più completo e intenso che la band ha inciso. E’ uscito, in tutti i formati, il 12 agosto per la Kscope e possiamo dire fin d’ora che sarà uno degli album più interessanti del 2016. Ai collezionisti consigliamo l’acquisto dell’elegante versione delux (libro composto da 44 pagine, 2 CD e 1 DVD).
The Pineapple Thief – Your Wilderness
Otto brani introspettivi raccontati con un linguaggio musicale che ammicca al prog ma che sa andare oltre