”La finzione è sempre una denuncia, è la prova di una rivolta, perché il romanziere è un ribelle, un uomo indignato per un aspetto o l’altro della realtà”, scriveva così nel 1969 Mario Vargas Llosa, premio Nobel scomparso di recente.
Scrivere non è mai un gesto neutro. Ogni storia inventata grida qualcosa di vero. La finzione è il rifugio dei ribelli, la voce di chi non accetta il mondo così com’è. E ogni romanzo, in fondo, è una forma di resistenza, è il sussurro di chi non tace, un sogno che urla contro l’ingiustizia.
Chi scrive inventa per ribellarsi, perché anche le bugie sanno dire la verità.
SOund36 vi porta in mondi fantastici.
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