Interviste

SEX PISTOLS. Dio salvi la Regina (e il punk rock) – Antonio Bacciocchi

Scritto da Caterina Lucia

Rabbiosi verso i canoni borghesi, idiosincraticamente snob verso i benpensanti, i Sex Pistols da oltre 40 anni godono ancora di curiosità ed interesse da parte delle nuove generazioni.

Eccentricamente stabile nelle menti più rivoltose, il punk vive ancora con la stesso atteggiamento cazzuto che nel tempo sembra non essersi mai scalfito. A portare avanti la rivolta ci sono sempre loro: i Sex Pistols.
Rabbiosi verso i canoni borghesi, idiosincraticamente snob verso i benpensanti, i Sex Pistols da oltre 40 anni godono ancora di curiosità ed interesse da parte delle nuove generazioni.
Chi può permettersi di raccontare i Sex Pistols ed il Punk è Antonio Bacciocchi, scrittore, musicista e blogger. Ha militato come batterista in gruppi quali Not Moving, Link Quartet e Lilith, incidendo una cinquantina di dischi e suonando in Italia, Europa e Stati Uniti, aprendo per i Clash, Iggy and The Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao, Siouxsie. Ha scritto una decina di libri tra cui Uscito vivo dagli anni 80 (miglior libro indipendente al Mei 2007), Mod Generations e L’uomo cangiante. Paul Weller: the modfather. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog tonyface.blogspot.it, per cui ha vinto il premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Con Diarkos ha pubblicato Punk. Born to lose (2021), Soul. La musica dell’anima (2021) ed il travolgente Dio salvi la Regina (e il punk rock). Nelle vene di Tony Face scorre quella verve punk che lo ha spinto a scrivere un libro che parla dei Pistols in maniera divulgativa e per la prima volta fuori dagli schemi troppo superficiali, intenti più a dar spazio all’apparenza che alla vera essenza di Rotten & co.
Dio salvi la Regina (e il punk rock) è un libro che ti cattura fin dalla prima pagina. L’incredibile penna di Bacciocchi ha il potere di annullare i commenti riuscendo a far raccontare la loro storia agli stessi Sex Pistols. Amati o odiati, i Sex Pistols rimangono un pilastro essenziale nella storia del rock, artefici del punk inteso come moda e movimento culturale. Per saperne di più abbiamo fatto una chiacchierata con l’autore stesso.

Ciao Antonio, siamo felicissimi di ospitarti a bordo di SOund36. La tua personalità artistica è sfaccettata: un batterista, disc jockey, produttore discografico, scrittore e blogger.
Carriera interessante, quella come scrittore è entusiasmante per noi lettori. Che segno hanno lasciato gli artisti di cui scrivi?

Nei miei libri parlo esclusivamente di materia artistica che amo in modo particolare (dal soul a Paul Weller a Gil Scott Heron ai Sex Pistols). Non riuscirei a scrivere (capita la stessa cosa per le recensioni per riviste e quotidiani con cui collaboro) di gruppi o solisti che non apprezzo.

È uscito da poco il libro “Sex Pistols. Dio salvi la Regina (e il punk rock)” per Diarkos. Un intenso racconto in cui si vola oltre creste e spille da balia o Nancy Spungen di turno… Perché i Sex Pistols, dopo 45 anni, riescono ancora a suscitare interesse?

Perché al di là del giudizio artistico e del gusto personale, sono stati tra le realtà musicali (aggiungerei anche sociali e di costume) più rivoluzionarie che ci siano state nella storia della musica pop. Senza i Sex Pistols un fenomeno diventato poi così ampio e sfaccettato come il punk probabilmente non ci sarebbe stato. Non si contano i gruppi che hanno deciso di impugnare uno strumento per imitarne lo spirito e le gesta o quelli che hanno cambiato completamente sonorità e genere dopo avere visto i Pistols all’opera o averne ascoltato la musica.

Nonostante la vita musicale brevissima, Rotten e compagni hanno stravolto e riscritto l’intera storia del rock.
Come sarebbe stato il mondo se non ci fosse stata quella scintilla pregna di incazzatura al punto giusto che ha dato potenza al punk e ai Sex Pistols?

Come dicevo nella precedente domanda il punk sarebbe rimasto quasi sicuramente confinato a una nicchia passeggera nella musica degli anni Settanta. Il clamore suscitato (ben veicolato dal loro manager Malcolm McLaren) mediaticamente dai Sex Pistols con le loro provocazioni mirate e sempre efficaci, ha portato alla luce decine di talenti che, una volta lasciata alle spalle la “fiamma” punk, ha svoltato verso altri orizzonti, diventando stelle della musica rock per creatività, ingegno, originalità (dai Clash a Souxsie).

Nel tuo libro riporti interviste interessanti rivolte ai Pistols. Sicuramente avrai avuto modo di leggere molto materiale al riguardo: possiamo dire che la stampa dell’epoca abbia sottovalutato la portata dei Sex Pistols?

Certo. Nel migliore dei casi erano considerati alla stregua di una macchietta. Raramente si parlava dell’originalità della voce di Johnny Rotten, della potenza della sezione ritmica, della capacità del chitarrista Steve Jones di suonare quel genere nel modo migliore, della qualità compositiva, sia musicale che lirica. E inoltre andare su un palco con quell’attitudine, e una sincera e genuina teatralità, era una peculiarità unica, soprattutto per i tempi.

Tony, grazie per questa breve chiacchierata. Prima però vorrei porgerti un’ultima domanda: Dio ha sicuramente salvato la Regina. Possiamo dire lo stesso per il punk? Quel punk…

“Quel” punk è durato, come era nella sua natura e volontà, pochissimo. Poi si è evoluto in mille altre espressioni musicali affini ma non è più stata la stessa cosa. Rimane il fatto che ha cambiato la vita a un sacco di persone in ogni parte del mondo. Credo sia un aspetto non trascurabile e sicuramente molto positivo, in un mondo sempre più omologato e appiattito.

About the author

Caterina Lucia

Ribelle, testarda e con un animo fortemente punk. Sempre alla ricerca della bellezza, sono amante della musica, dell’arte, della poesia e del caos. Guardo oltre le apparenze, mi riconosco nei particolari impercettibili. La scrittura è una necessità per dissestare i miei pensieri.

error: Sorry!! This Content is Protected !!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Con questo sito acconsenti all’uso dei cookie, necessari per una migliore navigazione. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai su https://www.sound36.com/cookie-policy/

Chiudi