Recensioni

I Saxon hanno ruote, ruote di acciaio…

Scritto da Tiziano Papavero

Come consuetudine a fine concerto vengono lanciati copertine dei cd, magliette e addirittura un chiodo che il grandissimo Biff autografa e rende alla folla impazzita

Non ero ancora nato quando i Saxon, gruppo musicale heavy metal britannico tra i più influenti in ambito internazionale, sfornarono Wheels of Steel. È, a tutti gli effetti, una delle uscite più importanti e significative dell’heavy metal, bandiera della NWOBHM e classico assoluto ed intramontabile del genere. Infatti ero ancora al liceo quando decisi di comprarmi il vinile, quell’aquila con le ali spiegate appoggiata ad una ruota di acciaio mi dava l’idea di essere invincibile.
Quale opportunità migliore di correre a celebrare un disco di quella portata nel piacevole e accogliente contesto del Live Club di Trezzo: tutto ‘Wheels Of Steel’ dal vivo, con un best of del resto della discografia e diversi pezzi dal recente ‘Hell, Fire And Damnation’. Una setlist di ventitré pezzi, suonata senza pause, da una band che dal vivo è impeccabile per attitudine e lealtà al più puro heavy metal. L’esecuzione integrale di ‘Wheels of Steel’, un album del 1980 che contiene molte tracce veloci sono state infatti eseguite alla perfezione dall’inossidabile Biff Byford.
I primi a salire sul palco sono i Grand Slam, una band che nasce nel lontano 1984, tra Irlanda e Inghilterra, per volere del compianto Phil Lynott, dopo la rottura con i Thin Lizzy. Purtroppo il traffico ci rallenta e arrivo giusto in tempo per apprezzare dall’inizio l’energica performance delle Girlschool, storiche compagne di viaggio dei Motörhead, coi quali nel 1981 unirono insieme le forze nel celebre split “St. Valentine’s Day Massacre”.
Appena entrato all’interno del locale mi accoglie Kim McAuliffe, leader delle GIRLSCHOOL e unico membro originale presente on stage, in maglietta nera e con un logo ben visibile e riconoscibilissimo sul petto; l’immagine è quella dei Motörhead. Non posso fare a meno di notare che manca la storica batterista Denise Dufort, infatti, ha preferito saltare il tour per un problema di artrosi alle mani, venendo così sostituita dal drummer Larry Paterson. Con loro Jackie Chambers e la nuova bassista Olivia Airey, entrata in formazione lo scorso anno al posto di Tracey Lamb. La formazione londinese, nata verso la fine degli anni ‘70, rappresenta una delle pietre miliari della New Wave Of British Heavy Metal.

Pronti via ed è la classica “Demolition Boys” a prendere d’assalto la platea. La scaletta proposta dalle Girlschool si è concentrata sui primi due dischi rilasciati, con “Demolition” e “Hit And Run”. Ci regalano anche un paio di cover che nel tempo hanno contribuito ad aumentare la loro fama, ovvero “Bomber” dei Motorhead e “Race With The Devil” dei The Gun. Performance pazzesca direi, niente male anche l’energica prestazione alla batteria dell’unico uomo presente. Larry ci regala una botta di adrenalina pura ed eccoci che, anche se amareggiati per l’assenza di una dei membri storici, ci fa saltare a ritmo vivace.
Finalmente ci siamo, è l’ora del momento tanto atteso, è l’ora di accogliere sullo stage una delle band che ha gettato le basi per tutto ciò che successivamente è stato del Metal, una di quelle band eterne, immortali e leggendarie.
Sin dalle prime note si respira un intreccio di emozioni: è l’infallibile voce di mister Byford, un frontman in grado di trascinare il pubblico con mestiere, mostrando sempre un grande coinvolgimento. Ci fa piacere che ora in pianta stabile c’è Brian Tatler alla chitarra, il leader dei Diamond Head. Entrato a far parte della formazione nel 2023 sostituendo lo storico Paul Quinn, Tatler ha contribuito nell’ultimo lavoro registrato con il gruppo “Hell, Fire And Damnation”, che a mio parere è uno dei migliori dischi tra quelli pubblicati nel 2024, con quella grinta retrò che solo i maestri del heavy metal sanno dare.
Ed è proprio “Hell, Fire And Damnation”, portavove di una prima parte di spettacolo fortemente incentrata sul loro ultimo album; “Dogs Of War”, le sempre rockeggianti “Dallas 1 PM” e “Soldi Ball Of Rock”, l’immancabile “Strong Arm Of The Law” e “Backs To The Wall” che ci ha riportato alla mente il primissimo album datato 1979.
Scorre veloce il tempo in questo spettacolo senza uguali. La riproposizione del capolavoro “Wheels Of Steel” nella sua interezza non si fa attendere  sulle note della rombante “Motorcycle Man”, per poi proseguire con “Stand Up And Be Counted” e “747 (Strangers In The Night)”, cui non può che seguire l’immortale title-track; il tutto per culminare in una conclusione devastante di quella perla d’acciaio che risponde al nome di “Machine Gun”. Ovviamente non è finita qui, visto che per l’encore ci propongono la cadenzata “Crusader”, l’esplosiva “Heavy Metal Thunder”, “Denim And Leather” e, naturalmente, ad un classico della musica in generale come “Princess Of The Night”. Due ore di pura adrenalina, senza stacchi né pause. Notevole per un ultra settantenne che alla voce che non perde un colpo, sembra quasi di sentire la registrazione in studio con la bramosia di chi, in estasi, si trova davanti ad una leggenda del genere. E come consuetudine a fine concerto vengono lanciati copertine dei cd, magliette e addirittura un chiodo che il grandissimo Biff autografa e rende alla folla impazzita. “Graaazieeeeee Milano, see you soon!!!”. È stato pazzesco e anche noi non vediamo l’ora!!!

 

Photogallery completa

Setlist:

Intro – The Prophecy
Hell, Fire and Damnation
Dogs of War
Backs to the Wall
Madame Guillotine
And the Bands Played On
Dallas 1 PM
Solid Ball of Rock
There’s Something in Roswell
Strong Arm of the Law
1066

Motorcycle Man
Stand Up And To Be Continued
747 (Strangers In The Night)
Wheels Of Steel
Freeway Mad
See The Light Shining
Street Fighting Gang
Souzie Hold On
Machine Gun

Encore:
Crusader
Heavy Metal Thunder
Denim And Leather
Princess Of The Night

 

About the author

Tiziano Papavero

Tizzo è nato a Varese nel 1983. Fan accanito sin da bambino dei Kiss. Bassista presso la band horrorshockrock The Killerfreaks in attività da 20 anni. Amante della musica metal e glam rock. Appassionato di Harley Davidson, tatuaggi e film horror.

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