Interviste

Samantha Iorio

Love, music and cats give you the right to be free

Carissima Samantha benvenuta a bordo del pulmino di SOund36 per qualche chiacchierata insieme. Colgo al volo questa possibilità dopo cinque anni che non ci vediamo, chiedendoti subito di questo amore sviscerato che hai per i gatti. È vero che ne hai 11? Numero dispari…
Samantha: ma Ciao!!! A dire il vero sono molti di più ..direi Gattile and friends, ma 11 sono i mici registrati nella mia colonia , purtroppo lo scorso anno è venuto a mancare uno dei miei piccoli fedeli pelosi , Neo (il dodicesimo). Io ho sempre avuto tantissimi gatti nella mia vita ….non li conto nemmeno, uno di loro è durato 20 anni, Josh, un marito, più fedele però!!

Fin da piccola hai avuto tuo padre che ti ha educata ad ascoltare sonorità delle Motown, poi il resto lo hai messo tu. Ma questo babbo ha avuto orecchio….
Samantha: papà è un bravissimo cantante e un pluristrumentista autodidatta. Ha sempre vissuto di musica e mi ha trasmesso l’amore per la Motown e la BELLA musica italiana degli anni 60 … Io ..i brani degli anni 60 li conosco TUTTI !!!!!!!

Sei decisamente una grande esecutrice e una perfetta padrona di casa sul palco. Questo modo di fare immagino sia stato dato da tutte le tue esperienze trascorse in giro con grandi musicisti frequentando anche grandi platee!
Samantha: Grazie per il tuo complimento ne sono davvero grata. Io ho sempre avuto una buona predisposizione a parlare in pubblico ma la cosa più utile è stata osservare gli altri artisti sul palco…ricordo perfettamente che papà mi metteva le “videocassette – le VHS” con i concerti di Elvis, di Allison Moyet, di Stevie Wonder…. uno in particolare di Whitney Houston con un concerto privato per le Naval Military companies…da brividi.

Durante i live ami raccontare aneddoti importanti per la tua vita artistica, quelli che ti hanno segnato e fatto crescere. Hai qualche curiosità artistica per il pubblico di SOund36?
Samantha: guarda ne ho tantissimi, perché sono stata super fortunata a collaborare con i miei preferiti. Non sempre però hanno rispecchiato le mie aspettative, alcuni mi hanno deluso tantissimo (brutti modi, caratteri ingestibili…..). Forse l’incontro con Pino Daniele è quello che porto di più nel cuore. Ho sempre ascoltato i suoi album nei viaggi da Milano alla Basilicata, quando andavo in vacanza da Nonna…….per cui incontrarlo, lavorare con lui e diventarne amica per me è stato un sogno

Ad un certo punto della tua carriera vieni contattata da Mario Biondi. E…?
Samantha: e lì la sliding door. Ho lasciato il mio lavoro in Estee Lauder (per Clinique settore Education) e sono partita per il mondo. Lo rifarei? Mah….rimarrà un mistero. Spesso però ci penso…Croci e delizie,…

Quando sei in giro per concerti, c’è sempre una figura molto importante che ti accompagna; Rita Bacchilega, pianista straordinaria nonché spalla per tante battute che vi scambiate sul palco.
Samantha: guarda un angelo custode!!!!!! La sorella maggiore che non ho mai avuto c’è intesa, amicizia, rispetto, tantissima stima artistica. Ci vogliamo un mare di bene sincero.

Samantha Iorio chi è nella vita di tutti i giorni?
Samantha: una romanticona (da insulina!!!), amante degli animali, della natura, del mare, del cibo…che nonostante le delusioni costanti da parte di molta gente è sempre pronta a rimettersi in gioco e a sognare 

Hai qualche cantante preferito/a?
Samantha: troppi … quelli che ascolto costantemente in macchina Stevie Wonder, Whitney Houston, Sade Adu, Sting….

Cara amica mia, grazie del tuo tempo dedicato a Sound36 e al suo pubblico. Cosa succederà a Samantha da qui in poi, artisticamente parlando, e dove vorresti arrivare. Un forte abbraccio.
Samantha: Grazie a voi per questa bella intervista, domande non scontate! Non so cosa accadrà a Samantha da qui in poi…so che non mi fermo, vado avanti a testa alta, e che farò in modo che qualsiasi esperienza io viva…ci sia sempre luce e calore  (e gatti!)

About the author

Alessandro Ettore Corona

Alessandro Corona nasce a Bassano del Grappa (VI) nel ’57. Dopo aver vissuto in varie zone del Veneto, si trasferisce a Bologna negli anni’70, seguendo tutto il movimento artistico di quel periodo; dai fumetti di A. Pazienza e N. Corona, alla musica rock britannica e americana, a quella elettronica di stampo tedesco, al cinema d’avanguardia tedesco e francese, per approdare poi alla scoperta della fotografia internazionale seguendo corsi di approfondimento e di ricerca.

Scatto per non perdere l’attimo.
Esistono delle cose dentro ognuno di noi, che vanno messe a fuoco.
Esistono cose che ci circondano e che non vanno mai perse, attimi che possono cambiare il nostro futuro; ognuno di noi ha un’anima interiore che ci spinge verso quello che più ci piace o ci interessa.
Io uso la macchina fotografica come un prolungamento del mio braccio, la ritengo un contenitore enorme per catturare tutti quei momenti che mi appartengono.
Passato e futuro si uniscono fondendosi insieme e per caratterizzare l’anima degli scatti creo una “sensazione di fatica” nella ricerca dell’immagine mettendo in condizione l’osservatore, di ragionare e scoprire sé stesso dentro l’immagine.
Trovo interessante scattare senza pensare esattamente a quello che faccio; quando scatto il mio cuore muove un’emozione diversa, sento che la mia mente si unisce con estrema facilità al pulsante di scatto della mia macchina, non esito a cercare quel momento, non tardo un solo secondo per scattare senza riflettere.
Il mio mondo fotografico è principalmente in bianco e nero, il colore non lo vedo quasi più, la trasformazione cromatica è immediata.
Non esito: vedo e scatto!
La riflessione per quello scatto, si trova in mezzo tra il vedere e lo scattare senza esitare sul risultato finale, senza perdere tempo in quel momento.
Diventa immediato per me capire se quello che vedo e che intendo scattare può essere perfetto,
non trovo difficile esprimere quello che voglio, la macchina fotografica sono io.
Ogni scatto, ogni momento, ha qualche cosa di magico, so che posso trasmettere una riflessione quindi scatto senza cercare la perfezione estetica perché nella fotografia la foto perfetta non esiste, esiste solo la propria foto.
Works:
Fotografo e grafico: Mantra Informatico (cover CD), Elicoide (cover LP)
Fotografo ufficiale: Star for one day (Facebook). Artisti Loto (Facebook)
Fotografo ufficiale: Bowie Dreams, Immigrant Songs, Roynoir, Le Sciance, Miss Pineda.
Shooting: Federico Poggipollini, Roynoir, Heide Holton, Chiara Mogavedo, Gianni Venturi, Double Power big band, Progetto ELLE, Star for one day, Calicò Vintage.
Radio: Conduttore su LookUp radio di un contenitore artistico, con la presenza di artisti.
Fotografo ufficiale: John Wesley Hardyn (Bo), Reelin’and Rocking’ (Bo), Fantateatro (Bo), Nero Factory (Bo), Valsamoggia Jazz club (Bazzano), Friday Night blues (Bo), Voice club (Bo), Stones (Vignola), il Torrione (Fe), L’officina del gusto (Bo), Anzola jazz, Castelfranco Emilia blues, Bubano blues, Mercatino verde del mondo (Bo), L’Altro Spazio (Bo), Ramona D’Agui, Teatro del Pratello (Bo), P.I.P.P.U Domenico Lannutti, Insegui L’Arte (Badolato CZ), Artedate (Mi), Paratissima Expo (To), Teatro Nuovo e club Giovane Italia(Pr), Teatro Comunale e Dehon (Bo), Teatro delle Passioni (Mo).

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