Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare
Ché ormai non è più il fato le nostre esistenze a dominare
Ma l’algoritmo cieco e indifferente
Che tutto determina con piglio intransigente.
Alla disperata ricerca di una fonte d’ispirazione
Ecco presentarsi insinuante la disidratazione,
Forse causa e origine di tutti i mali
Determina una costante perdita di sali?
Il provvido algoritmo, però, tosto riferisce
Che dall’acqua ministeriale tutto rifiorisce.
Un tempo convinti figli delle stelle
Ora generati dal terremoto e dalle fontanelle.
Aborigeni, aberrigeni poco importa
Sempre l’acqua ci disseta e ci conforta.
In fondo l’Italia non è che una Venezia in miniatura
E se lo dice il signor ministro della cultura!
A rileggere il discorso un dubbio ci assale
Che sia stato scritto dall’intelligenza artificiale?
Visti i risultati, però, questa applicazione
Non deve esser stata azionata da un cervellone.
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