Livio Lombardo (voce e chitarra dei Fräulein Alice) presenta il suo progetto solista: Saint Huck, titolo ispirato da una celebre canzone omonima di Nick Cave (dall’album From Her To Eternity), ma senza dichiarati motivi. Le nove tracce compongono un’atmosfera sbiadita, dai toni bluastri e fluidi che sfumano nei viola e nei grigi più nebulosi. La voce si armonizza, i toni e i volumi si modulano incastonandosi tra elettricità e bassi che danno il ritmo di un respiro talvolta greve (Breaking Branches o Reef) talaltra flebile e sottile (Christine) come il pulviscolo lunare che ricopre come velluto ogni brano.
È la fascinazione di un sogno, di una confessione distorta tracciata da slide Guitar, farfisa, mandola, banjo e clarinetto in “sussurri e grida” che introducono l’ascoltatore in una dimensione metafisica che si apre in un immaginario vasto e contrastante.
Un album attraente e ipnotico, seducente, di Memories From A Grotesque Landscape. Si tratta di un progetto “saputo” e vissuto, che sicuramente avrà echi lontani e promettenti.
Saint Huck – Broken Branches
Quella di Saint Huck è ispirazione seducente tradotta in note…