Recensioni

Prometheus: il viaggio del titano verso l’autenticità

Scritto da Sara Bonfili

Il disco va preso come un viaggio sognante tra progressive dal sapore britannico e jazz contemporaneo

Il contrabbassista romano Jacopo Ferrazza si è lasciato ispirare dal mito di Prometeo per il quinto disco da leader. È da poco uscito, infatti, Prometheus per la Teal Dreamers Factory, con l’interessante copertina di Sophia Zaccaron.
Il titano della mitologia aveva osato sfidare gli dei rubandogli il fuoco per consegnarlo agli uomini. Così l’anelito alla creazione e alla vitalità di Ferrazza collega tutti i brani del nuovo lavoro, concepito come un concept album. Con lui nel disco ci sono Enrico Zanisi (piano, synths), Livia De Romanis (violoncello), Valerio Vantaggio (batteria) e una voce che sembra anch’essa provenire dall’Iperuranio, il mondo platonico delle idee, quella di Alessandra Diodati.
“Prometeo – spiega Ferrazza – rappresenta l’uomo contemporaneo oppresso da paure, conformismo e dubbi. Il fuoco, simbolo di vitalità, intuizione e creatività, diventa una metafora per il potenziale umano che, resistendo alle pressioni esterne, evolve e ritrova la propria essenza autentica.”
La mitologia offre agganci affascinanti e spunti interpretativi; provo a darne una lettura sulla scia della musica. Temo che il fuoco sia la metafora del dàimon della creazione, di una passione musicale che non si può negare e va perseguita in primis, ma anche in secondo luogo simbolo di una vera passione che può caratterizzarci, una qualsiasi, ma che ci renda autentici.
Inoltre, Prometeo è anche la rappresentazione della ribellione al potere tirannico, costi quel che costi, per la difesa della libertà di scelta, contro i soprusi. C’è forse un moto di orgoglio nel comporre come si vuole, ciò che si vuole, senza star tanto a pensare a standard o generi. E un invito ad essere coraggiosi.
Dette queste interpretazioni, o meglio, suggestioni, il disco va semplicemente ascoltato, come un racconto di una lotta interiore e di una liberazione finale, come suggerirebbero i titoli, o come un flow di musica che talvolta si serve dell’elettrico per dare sfumature drammatiche, per completare la narrazione.
Il disco va preso come un viaggio sognante, tra progressive dal sapore britannico come in “Prometheus” e “The Rediscovery of Fire” e jazz contemporaneo. Dondoliamo in atmosfere rassicuranti oppure stranianti, in cui la batteria ci fa volare, il piano di Zanisi racconta sempre, la voce elettrificata della Diodati talvolta ci inquieta, il violoncello ci culla o ci rattrista. E in tutto questo, il delicato contrabbasso del compositore Ferrazza sembra tenere tutto insieme dissimulando, come a dire “non ti curar di loro ma guarda a passa”. Fino alla liberazione finale.

 

BIO
Jacopo Ferrazza ha compiuto gli studi accademici presso il Conservatorio di Frosinone. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui quello come miglior bassista del concorso “Jimmy Woode Award” ed è stato inserito tra i tre migliori talenti italiani in occasione del Top Jazz 2017 e 2019 di Musica Jazz. Nel 2018 ha ricevuto il premio SIAE come uno dei migliori talenti del jazz italiano e nel 2022 ha vinto il Global Music Awards nella categoria jazz con il suo album Fantàsia.
È stato docente di contrabbasso jazz e musica d’insieme presso il Conservatorio “Braga” di Teramo per tre anni e dal 2022 è docente di ruolo presso il Conservatorio “Refice” di Frosinone, dove insegna composizione jazz e musica d’insieme jazz.  Nel corso della sua carriera ha suonato con formidabili interpreti (Dave Liebman, Nicola Piovani, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Paolo Fresu, Mario Biondi, Enrico Pieranunzi ecc.) e si è esibito in festival e jazz club in Europa, Stati Uniti, Asia e Africa. Ha pubblicato Rebirth (2017) e Theater (2019) per l’etichetta CAM Jazz e un album di contrabbasso solo intitolato Wood Tales (2021) per Teal Dreamers Factory.

FORMAZIONE

Jacopo Ferrazza, contrabbasso, synths, composizioni
Alessandra Diodati, voce
Enrico Zanisi, piano, synths
Livia De Romanis, violoncello
Valerio Vantaggio, batteria

 

TRACKLIST

1 Prologue

2 The Cave

3 Prometheus

4 The Rediscovery of Fire

5 Pillory

6 Titan Rises

7 Oceanine Chorus

8 I Am Everywhere

 

 

About the author

Sara Bonfili

Sara Bonfili è giornalista pubblicista, videomaker e PhD in Italianistica, mamma di due maschi, innamorata della musica, soprattutto rock e jazz. Ama spezzare la monotonia delle attività quotidiane con mostre, ascolti, letture e tanta curiosità. Naturalmente, per riuscirci, non può che essere ottimista!

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