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Progetto Gutenberg Calabria, dove la cultura dà spazio alle luci e mette in ombra le ombre

Scritto da Giovanna Musolino

La pluralità e la varietà costituiscono i presupposti insopprimibili di una cultura che possa definirsi libera e inclusiva, una cultura che, in questi mala tempora, riesca, come ha detto il Professor Vitale a: “Dare spazio alle luci e mettere in ombra le ombre”

Lunedì 5 maggio, presso la sede della delegazione romana della Regione Calabria, si è svolta la conferenza di presentazione della XXII edizione del Progetto Gutenberg Calabria. L’ambizioso, e innovativo progetto è stato ideato, nel 2003, dal professor Armando Vitale, allora preside del Liceo classico Galluppi di Catanzaro e oggi presidente dell’Associazione Gutenberg Calabria. Intitolare un progetto a Johannes Gutenberg, inventore della stampa a caratteri mobili nel 1455, significa riconoscere la preminenza della cultura e dei testi che la veicolano. La stampa ha rivoluzionato il mondo, ha aumentato il numero e diminuito il costo dei libri, rendendoli così, non più un bene di lusso per pochi privilegiati, ma uno strumento di conoscenza, fruibile da un numero sempre più alto di persone. Con il Progetto Gutenberg, che si sviluppa durante l’intero anno scolastico, la diffusione della cultura procede attraverso laboratori critici di lettura, animati da docenti e studenti delle scuole calabresi, che aderiscono all’iniziativa. 
Durante la conferenza del 5 maggio, moderata con garbo e professionalità dalla nostra Annalisa Nicastro, responsabile della comunicazione del progetto, si sono rese note le anticipazioni sull’edizione di quest’anno, il cui titolo sarà Ombre e luci del domani. 
I numeri sono cospicui: 50 autori ospiti, 200 incontri, 40 istituti scolastici e oltre 14mila studenti partecipanti. Gli autori e le autrici che parteciperanno alla  Fiera del Libro, della Multimedialità e delle Musica, atto finale del progetto, in programma dal 19 al 23 maggio, a Catanzaro, sono di altissimo profilo. Gigliola Alvisi, di cui si leggeranno Tempesta di libertà. La storia di Giacomo Matteotti a 100 anni dal delitto e Storie senza frontiere, scritto con Medici Senza Frontiere; Stefania Auci, autrice de I Leoni di Sicilia; Piero Bevilacqua, con il suo La guerra mondiale a pezzi e la disfatta dell’Unione Europea; Gino Cecchettin e Marco Franzoso, autori di Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia; Giulio Ferroni, autore di Natura vicina e lontana. Umanesimo e ambiente dagli antichi greci all’intelligenza artificiale; Anna Foa con Il suicidio di Israele.
Ancora tantissimi gli scrittori e le scrittrici che interverranno, ma impossibile citare tutti e tutte. Generi letterari molteplici, con l’attenzione rivolta anche al pubblico più giovane, come ha ricordato la Professoressa Rosetta Falbo, coordinatrice di Gutenberg ragazzi.
Pluralità e varietà costituiscono i presupposti insopprimibili di una cultura che possa definirsi libera e inclusiva, una cultura che, in questi mala tempora, riesca, come ha detto il Professor Vitale a: “Dare spazio alle luci e mettere in ombra le ombre”

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