Pinguini Tattici Nucleari concerto di Torino
<Hello Turin!/>
Torino, Stadio Olimpico, un’ora prima del concerto, ingresso stampa, si respira l’aria delle grandi occasioni, non il fascino intimo dei club, ma quello dei grandi tour, quelli che segnano un’estate, con il palco enorme, il prato pieno, le coreografie mozzafiato, il pubblico che si conta anche a sei cifre, Vasco, Billie Eilish, Zucchero, Stray Kids, per dirne qualcuno e appunto, PTN!
Quanta strada per i ragazzi di Bergamo, #machilavrebbemaidetto ?
La coreografia del tour <Hello_World/> è ricca di richiami digit, a partire dalle cover degli strumenti disegnate con grandi pixel colorati, come parte dello sfondo e del sipario che copre la scena pochi secondi prima dell’inizio per poi cadere giù e liberare lo show.
Inizio col botto, 350kg di coriandoli sparati in cielo, in stile Champion League, l’han fatto anche a Milano, al Meazza l’altra sera, perfidi…
E poi via pescando da tutto il loro repertorio, a partire dall’ultimo album uscito Hallo World, con il brano che da il titolo al tour a fare da apertura, e poi i classici Giovani Wannabe, Ringo Star, Islanda, Rubami la notte, verdura, Bergamo, fino a finire con Titoli di coda, 27 brani per più di due ore di energia pura che sfiancherebbero chiunque, the Boss a parte ovviamente.
Torino ha risposto alla grande ai Pinguini, sold out da tempo, 35mila spettatori a cantare e ballare, sugli spalti, sotto l’enorme palco, ovunque.
Qualche problema per le lungaggini dei controlli agli ingressi del prato han fatto perdere i primi brani agli ultimi arrivati, spiace, ma di questi tempi la sicurezza non è negoziabile, facciamo tesoro per la prossima.Due, tre generazioni a far festa, accumunate dai ritmi accattivanti, dai testi freschi spesso incentrati sugli ex-amori e conseguenti nostalgie/rimpianti ed inevitabili rinascite; non solo però, anche impegno sociale; loro dicono di non prendersi troppo sul serio, ma durante alcune date di questo tour fanno un appello alla terribile situazione di Gaza. Sembra quasi stonare con il loro genere, ma non è così ad ascoltarli bene.
Eh sì, son davvero diventati grandi!
Un ringraziamento particolare a Magellano Concerti per la collaborazione ed in particolare a Roberta Rifezzo che ha curato gli accrediti stampa/foto, e che ho fatto correre una seconda volta dal mixer all’accesso carraio dello stadio, seppur torinese sono rimasto imbottigliato nel traffico…
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