Sound&Vision

Paolo Fresu @ Teatro Stabile di Bolzano

Scritto da Gabriele Lugli

Kind of Miles è un’opera musicale e teatrale che evoca l’universo creativo e visionario dell’immenso musicista scomparso nel 1991. È stato uno spettacolosplendido e a tratti commovente

É partita dal Teatro Stabile di Bolzano, la tournée dello spettacolo che è il tributo all’unico e solo Miles Davis. Kind of Miles è il terzo spettacolo teatrale e musicale dopo Tempo di Chet e Tango Macondo, scritto da Paolo Fresu e dedicato ad uno dei miei miti, Miles Davis. Come da subito ho amato la musica di Chet Baker, così quella di Miles Davis è stata quella che più mi ha affascinato, Miles è stato un grande innovatore che ha portato il jazz verso nuovi orizzonti. 
Kind of Miles è un’opera musicale e teatrale che evoca l’universo creativo e visionario dell’immenso musicista scomparso nel 1991.  L’intento è quello di ricostruire la vita e la musica di un artista che ha segnato il Novecento attraverso la voce narrante di Paolo Fresu e attraverso la sua tromba.
La formazione musicale è composta da diverse personalità e diversi strumenti, acustici ed elettrici, che hanno sottolineato il suo percorso discografico e live sotto il profilo del suono e della ricerca. Il racconto narrato da Fresu è quello di uno dei personaggi più eccentrici ed influenti della storia recente. Una scrittura intima puntellata da momenti personali di vita vissuta (soprattutto l’apprendistato del jazz a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta), dalla comparazione con l’alter ego Chet Baker e da storie tratte dalla fiorente letteratura su Davis.
Lo spettacolo è stato splendido e a tratti commovente.
Paolo Fresu, tromba, flicorno e multieffetti e con lui Bebo Ferra (chitarra elettrica), Christian Meyer (batteria),Dino Rubino (pianoforte e Fender Rhodes), Federico Malaman (basso elettrico), Filippo Vignato (trombone, multieffetti, synth), Marco Bardoscia (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria)
La regia è di Andrea Bernard produzione Teatro Stabile di Bolzano

TOURNÉE

23-27/10 Bolzano – Teatro Comunale
29/10- 03/11 Torino -Teatro Carignano
07-10/11 Milano – Teatro Carcano
14-17/11 Trento – Teatro Sociale
21-24/11 Bologna – Arena del Sole
27/11 San Marino – Teatro nuovo di Dogana
05-08/12 Genova – Teatro Ivo Chiesa
11/12 Udine – Palamostre
12-15/12 Treviso – Teatro Del Monaco
15/01 Voghera – Teatro Valentino Garavani
16/01 Chiasso – Centro Culturale
18-19/01 Trieste – Teatro Rossetti
23/01 Savona – Teatro Chiabrera
25-26/01 Pontedera – Teatro Era

www.teatrostabilebolzano.it

www.paolofresu.it

www.pannonica.it

About the author

Gabriele Lugli

Emiliano di origine, da anni residente nel mantovano Gabriele Lugli sin dall’età di 16 anni si interessa all’arte fotografica.
Inizialmente appassionato alla paesaggistica, si dedica in seguito a reportage di viaggio e a foto di concerti Rock e Prog per poi approdare, al jazz.
Dal 2016 la passione per questo genere musicale lo porta ad essere presente a festival, jazz club e teatri di molte città italiane.
Tra i suoi ispiratori, grandi maestri quali William Claxton, Larry Fink, Herman Leonard e l’italiano Giuseppe Pino.
È abitualmente accreditato nei più importanti festival di musica jazz come Umbria Jazz, Mantova Jazz, Locomotive Jazz, Bologna Jazz, JazzMi, Novara jazz e Padova Jazz Festival, dove nel 2019 ha esposto durante il festival una sua mostra personale allo storico Caffè Pedrocchi.
Accreditato dal 2018 a Time in Jazz nel 2020 è stato fotografo ufficiale.
Con l’Associazione Fotografi Italiani di Jazz, ha preso parte a mostre collettive come il Festival Internazionale di fotografia di Trapani, al Photofestival Milano e alla mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo. Recentemente ha esposto sue foto Jazz in mostre personali in Jazz Club emiliani come ad esempio Cantina Bentivoglio a Bologna, al Centro Candiani di Mestre e al Teatro Ristori di Verona.
Dal 2017 fa parte dei fotografi de “Il Jazz italiano per le terre del sisma” all’Aquila, progetto che ha portato alla pubblicazione di 5 libri fotografici i cui protagonisti sono esclusivamente musicisti jazz italiani.
Nel 2021 e 2022 è stato tra i 30 finalisti del concorso Jazz World Photo.

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