Sound&Vision

Paolo Conte @ Grado Jazz Festival

Scritto da Samantha Mattiello

Conte è in splendida forma e riempie la platea di un pubblico che esulta alla sua entrata sul palco

La rassegna Grado Jazz Festival, dopo ben 8 serate che hanno visto sul palco l’alternarsi di artisti nazionali ed internazionali, si è concluso il 24 luglio nella meravigliosa location del Parco delle
Rose con lo strepitoso Paolo Conte.
L’artista piemontese, infatti, sta festeggiando i suoi 50 anni di Azzurro con un tour straordinario che sta facendo sold out sia in Italia che all’estero. E’ proprio alla canzone Azzurro (non eseguita durante l’esibizione gradese) che viene associato il nome dell’avvocato di Asti. E’ quasi esclusiva, infatti, la sua capacità di suscitare immagini molto scenografiche come appunto l’oratorio e quel
pomeriggio “troppo azzurro e lungo”.
Tutto il repertorio dell’artista risulta, comunque, essere molto pittorico e narrativo e spesso si ha la sensazione che sappia trasformare il sogno in realtà. E’ il caso, ad esempio, di Onda su Onda
, anch’essa non in scaletta, nella quale Conte narra di un viaggiatore che naufraga su una bellissima isola deserta, dove vuole rimanere a vivere tutta la vita.
Anche la serata del 24 luglio si presenta come uno dei tanti dipinti narrati nelle canzoni dell’artista. La luna, infatti, è piena, il mare calmo e Paolo Conte arriva al festival accompagnato da un’orchestra di 11 elementi. Si presenta in splendida forma e, nonostante la calura estiva, riempie la platea di un pubblico che esulta alla sua entrata sul palco.
Sotto questa splendida luna di Grado, quindi, e sulle note della canzone “Sotto le stelle del jazz”, riprodotta magistralmente, chissà quanti tra il pubblico si sono stretti romanticamente guardando il cielo stellato, sussurrando “Sotto questa luna del jazz/ and now hear me, jazz/ I whisper “I love you”/ I whisper “I love you”.
E sicuramente, dopo un periodo di quasi due anni, in cui i problemi da affrontare non sono stati pochi per molti di noi, abbiamo lasciato i nostri appartamenti o come meglio ha espresso il suo pensiero il cantautore astigiano in Ratafià “dal sesto piano discendo piano piano, pudor / sui marciapiedi, trascinan stanchi piedi, sudor / e nel traffico e nel trambusto / ritorna il gusto di tutto questo amor, tenor”. “Nel traffico e nel trambusto / ritorna il gusto” di queste magiche serate allietate da artisti di fama internazionale rese possibili solo grazie alla loro disponibilità e alla bravura di tutta l’organizzazione locale a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti

About the author

Samantha Mattiello

Sono nata e cresciuta in città, ma preferisco di gran lunga il silenzio e la magia del bosco e della collina dove risiedo attualmente. Nelle cose non arrivo subito e facilmente come magari tanti altri, ma l’impegno e la costanza mi fanno raggiungere sempre (o quasi) gli obiettivi che mi prefiggo. Se non avessi i piedi ben piantati a terra, girerei il mondo con lo zaino e la macchina fotografica per cogliere quei momenti che sfuggono ai più a causa della vita sfrenata che conduciamo....so comunque che sarebbe veramente è solo un sogno.
Amo tantissimo gli animali...infatti vivo circondata da molti gatti (abbandonati) ai quali sto cercando di dare un po’ di serenità dopo tanta sofferenze...

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