Il progetto Officine Bukowski nasce dalla volontà del batterista Walter Viola, già con Il Vuoto Elettrico e Quartocapitolo, di affiancare all’Indie nostrano il sapore dell’Hard Rock unito alla vocalità tipica del Blues. Alla produzione di questo debutto troviamo il team NEXT3 capitanato da Roberto Vernetti, vocal coach nel talent show X-Factor e già producer per Dolcenera, Casino Royale, Delta V, Elisa e molti altri. Con credenziali di tale spessore saranno ripagate le aspettative? Lasciamo in sospeso la risposta e tuffiamoci nell’ascolto. L’intro “Anime”, che vede Paolo Saporiti, ex Todo Modo, affiancare la voce di Debora Chiera, è costruito su un arpeggio di chitarra estraniante e spiazzante, se messo a paragone con il resto del disco. “Chi Era Viola”, il brano successivo, è sicuramente più adatto a farci penetrare nel mood de Il Primo Giorno D’Inverno: l’ugola sgraziata di Debora si avventura tra muri sonori martellanti eretti con incredibile veemenza. “Parlami Ora” si fregia di un ritornello che mi ha riportato alla mente “Infinito” di Raf, all’interno di una struttura similare alle composizioni peculiari dei Sick Tamburo. Forse non sarà un caso, a questo punto, l’ospitata dello stesso Gian Maria Accusani nella canzone “Renée”. Altra canzone di rilievo è la litfibiana “Sabbie Mobili”, dove, per l’ennesima volta, la batteria picchia forte, ben sorretta dal resto degli strumenti. Le Officine Bukowski sono un luogo piacevole da visitare, ma mancano ancora di qualcosa affinché possano diventare un punto di ritrovo fisso.
Articolo di Giovanni Panebianco
Foto di Riccardo Granato Ricky
Officine Bukowski @ Alterfest Macramè, Druso
Le Officine Bukowski sono un luogo piacevole da visitare, ma mancano ancora di qualcosa affinché possano diventare un punto di ritrovo fisso.