Le proposte che ci arrivano da La Locomotiva non sono tante, ma hanno tutte una caratteristica che li accomuna: la qualità. Denis Guerini e Dario Antonetti, i due artisti che ci sono stati proposti l’anno passato, hanno facilmente trovato posto tra i dischi più belli del 2012 e speriamo di poter dire lo stesso del prossimo album di Nicola Pisu.
Nell’attesa che quest’album arrivi ai nostri lettori, riproponiamo alla Vostra attenzione Abacrasta e dintorni uscito nel 2008. Il concept, liberamente tratto dalle opere La leggenda di Redenta Tiria e Il viaggio degli inganni dello scrittore sardo Salvatore Niffoi, ci trasporta in una delle regioni più affascinanti della nostra penisola: la Sardegna. Non la Sardegna dei presunti o pseudo vip ma quella più vera e selvaggia, quella dei forti contrasti. Nei dieci brani Nicola Pisu racconta le passioni e i drammi degli abitanti di Abacrasta e Oropische, paesini immaginari in cui si possono specchiare le piccole grandi realtà di provincia.
Storie di vita, Sardegna… se state pensando a Fabrizio De André… beh è il faro che illumina la scrittura e le sonorità di Nicola Pisu che, nel suo curriculum da artista, può vantare tra l’altro la partecipazione allo spettacolo Angelicamente anarchico di e con Don Andrea Gallo, e in quello di Uomo di essere volontario di Emergency. Qualcuno potrebbe obiettarmi che con la musica questo c’entri poco ma… credo che per cantare di amore e passioni bisogna prima di tutto viverle e viverle intensamente.
E mi piace sottolinearlo anche per chi ascoltando l’album dirà: ma sembra De Andrè!
Come detto l’album risente molto della sua influenza artistica: penso a Serafina, che sembrerebbe la naturale continuazione di Bocca di Rosa, o Servo Pastore, il titolo sembra il tributo alla più nota Canto di un Servo Pastore e gli esempi potrebbero continuare ma, la cosa che mi preme sottolineare è che l’album ha una storia a sé e che, anche se il modello ha una sua evidenza, l’artista è andato oltre ovvero le figure, la musica, le atmosfere hanno una loro identità precisa!
Concludendo mi piace pensare a Abacrasta e dintorni come un atto d’amore: nei confronti della Musica, nei confronti di un grande Maestro, nei confronti della Sardegna.
Fortunato Mannino
Purtroppo l’album ha un’esistenza solo virtuale e potete ascoltarlo a questo indirizzo: http://www.la-locomotiva.com/disco.php?idDisco=28954