Ecco. Dopo un anno e mezzo si ritorna a vivere e non poteva mancare Niccolò Fabi a questa festa che ha il sapore di una rinascita. Il cantautore romano ci porta con sé verso la strada di chi vuole vivere e vuole buttarsi alle spalle tutto quello che abbiamo passato. Sono passati 17 mesi da quella data trionfale all’Auditorium con l’arrivederci all’estate per una stagione piena di musica, sorrisi e felicità. Poi è sembrato tutto svanire e Niccolò ci ha accompagnato con la sua musica piena di speranza, non senza dolore ma sempre rivolta verso il futuro. Ora che finalmente abbiamo potuto riascoltarlo dal vivo sembra il naturale ritorno alla normalità, un inno alla semplicità, all’umanità e fratellanza.
Si comincia come di solito si finisce un concerto: Nicc ed i suoi fantastici musicisti/amici si piazzano al centro del palco e salutano il pubblico con un inchino. Quasi come a dire: “dove eravamo rimasti?”. Si riparte da lì.
Parte la musica, leggera e mai banale, tecnicamente perfetta e mai noiosa. Accompagnato dai musicisti con cui collabora da una vita: Roberto Angelini, Pier Cortese, Alberto Bianco, Daniele “mf coffee” Rossi e Filippo Cornaglia, perfetti compagni di viaggio che ad ogni nota fanno gustare la loro perfetta armonia cementata da un’amicizia decennale.
La scaletta ripercorre principalmente la seconda parte della carriera del cantautore romano, più introspettiva e che arriva diretta al cuore di chi l’ascolta. Parole “pesanti” che fanno riflettere ed a cui tutti possono rispecchiarsi specialmente nei periodi più complessi della propria vita.
Non può mancare il finale con la classica “Lasciarsi un giorno a Roma” una specie di liberi tutti per i suoi fan che lo seguono da tanto e che comunque hanno dato dimostrazione di saper rispettare le regole pur avendo riempito la Cavea dell’Auditorium di Roma con due sold out.
Il tour prosegue con tantissime date su e giù per l’Italia fino al 24 settembre. Tre mesi per godere questo artista, da scoprire per chi non lo conosce a fondo e da gustare per chi lo adora da sempre.
Articolo e Fotografie di Stefano Ciccarelli
ScalettaEvaporare
Una somma di piccole cose
Filosofia agricola
A prescindere da me
È non è
Elementare
Il primo della lista
La promessa
Amori con le ali
Una buona idea
Diventi inventi
Te lo ricordi (Pier Cortese cover)
Condor (Roberto Angelini cover)
Fantastico (Bianco cover)
Io sono l’altro
Ecco
Vince chi molla
Una mano sugli occhi
Costruire
Scotta
Bis:
Facciamo finta
Il negozio di antiquariato
Lasciarsi un giorno a Roma