Un evento come questo di stasera al Teatro delle Celebrazioni a Bologna difficilmente si ripeterà prossimamente. Anche quest’anno il BJF ha regalato in tutta la città eventi straordinari, importanti e unici.
Mulatu Astatke è la sintesi d’incroci culturali di musica latina e jazz che poi sin incontrano con la musica etiope. Mulatu negli anni costruisce un modo di far conoscere tutto ciò attraverso concerti e dischi. E’ solo negli anni ’90 che con le ristampe dei suoi lavori precedenti s’impone sulla scena internazionale. In Etiopia le origini del jazz sono antichissime e si mescolano con il periodo imperiale dell’epoca e l’evoluzione generazionale etiope. Con il passare degli anni il jazz etiope assume sempre più una forma e Mulatu ne è il massimo esponente.
La sua musica è ipnotica, avvolge il pubblico dalla prima all’ultima nota, la grande forza è anche quella di raccontare la storia del suo paese attraverso la musica; in Etiopia da sempre organizza un festival per inserire musicisti da tutto il mondo e dare loro la possibilità di “aprirsi ed esprimersi” per il bene del jazz etiope. A dimostrazione di quanto è stato capace nel divulgare, tantissimi musicisti del pop e dell’hip hop si sono ispirati al suo stile inconfondibile anche per aver successo.
Per quanto mi riguarda questo concerto è stato uno dei migliori live visti in questo 2024!
( https://mulatuastatke.bandcamp.com/ )
( https://www.bolognajazzfestival.com/ )
Teatro delle Celebrazioni (Bo) 8 11 2024
Mulatu Astatke, vibrafono, tastiere, percussioni
Byron Wallen, tromba
James Arben, sassofoni, flauti
Danny Keane, violoncello
Alexander Hawkins, pianoforte, tastiere
John Edwards, contrabbasso
Jon Scott, batteria
Richard Olatunde Baker, percussioni