Mark Guiliana @ Cubo

Questo pensiero è di Mark Guiliana, grande batterista americano anche del compianto D. Bowie nel suo ultimo album Black Star. Batterista e compositore molto attento all’evolversi della musica per “un certo palato”, ha creato intorno a sé un vero e proprio “culto”, diventando un collaboratore chiave di “pensatori sonori” come St. Vincent, Pearl Jam, Matt Cameron e tanti altri ancora.
Nel tempo ha scoperto le varie strade della batteria elettronica e il nuovo mondo delle possibili sonorità, dedicandosi cosi alla musica jazz contaminata fondendo vari equilibri tra cui la potenza e l’intensità grezza dell’hard rock. In tutto ciò non manca la spiritualità di John Coltrane e la musicalità variopinta di Miles Davis come la psichedelia dei Aphex Twin. Con questo bagaglio musicale e di conoscenze, Mark sposa diversi progetti musicali dalle fondatamente e influenze diverse: dal duo electro-acustico con Brand Mehldau a un’elettronica spinta oltre i confini con il sassofonista Donny McCaslin e Lindner e Lefebvre tutti membri dell’ultimo lavoro di D. Bowie Black Star. Recentemente “Jazz Time” l’ha definito “un maestro di tecnica dalla rara musicalità, uno dei più influenti batteristi della sua generazione”. Direi che è la miglior dichiarazione d’amore verso quella nuova strada intrapresa soprattutto da un certo tipo di musicista americano!
Il concerto al Cubo di Bologna è stato impeccabile, molti applausi tra un brano e l’altro, tantissima gente presente diversa tra loro, curiosi e “esperti” del genere, sicuramente un genere non facile essendo sperimentale, tecnico e universale, che sa abbracciare tutto senza cadere né banale, senza trucchi e inganni, senza autotune, sola bravura ma sopratutto un’apertura mentale altissima.
Tutte le serate al Cubo di Bologna fanno parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna sempre alla ricerca di quella qualità che spesso e volentieri manca al nostro ascolto.