Un frequentissimo incedere disco-dance, diffuse e gradevoli modalità pop, melodia, elettronica, quel giusto tanto di rock (utilissimo, quando si tratta di inspessire la proposta musicale complessiva) e di progressive d’altri tempi, echi floydiani (si ascolti Astronaut, la sesta traccia di questo CD), ed altro ancora: sono questi i tratti essenziali del secondo album dei veneti Malus (voce e chitarra: Alex Donanzan ; Basso: Fabio Bordignon; Batteria: Gianluca Spagnolo; Tastiera: Franco Morosin; Clarinetto e fiati: Davide Parolin).
Il CD, uscito nell’ Aprile scorso, contiene otto brani per circa trentacinque minuti di suoni che ripropongono un mix unico di sonorità in voga decenni or sono.
“Sexadelic shooting star” raccoglie una varietà sonora ben amalgamata, un mirabile equilibrio di suoni, reminiscenze, attitudini musicali complesse e differenti tra loro che suonano adattissime, in specie nelle parti strumentali più lunghe, a essere impiegate come soundtrack cinematografico. Un lavoro decisamente interessante, quello dei vicentini. “Sexadelic Shooting Star”, dicono gli stessi Malus, “prende vita dalle intime esperienze vissute da un letto: soffitti stellati, amori, sogni. La psichedelia costituisce il liquido amniotico di questo album […] “.
Il mio brano preferito di “Sexadelic” è “Ice Race”, quello che a mio avviso rappresenta meglio la cifra stilistica della band. Buon ascolto!
Malus – Sexadelic Shooting Star
“Sexadelic Shooting Star prende vita dalle intime esperienze vissute da un letto: soffitti stellati, amori, sogni. La psichedelia costituisce il liquido amniotico di questo album”